Affittare la propria auto con un clic Da gennaio l’Airbnb del car sharing
Nasce «Auting», la app per noleggiare veicoli tra privati. Ecco come funziona
«Airbnb» ci ha insegnato che affittare la nostra casa per brevi periodi si può, «Auting» proverà a farlo con la nostra auto. A dettare la nuova via alla sharing economy nel settore automobilistico a livello nazionale è la startup bolognese «Auting», primo servizio di car sharing tra privati in Italia. «Sappiamo che in Italia c’è una forte barriera psicologica nel lasciare ad altri la propria macchina — racconta Lorenzo Osti, fondatore insieme a Matteo Menarini dell’impresa — allo stesso tempo crediamo che i tempi siano maturi per fare “Auting” e superare questo pregiudizio».
Sono due anni che Menarini e Osti, entrambi a capo di due agenzie di digital marketing sotto le Due Torri, lavorano al progetto con l’aiuto di un team formato da Matteo Bonicelli, Ludovico De Giudici e Matteo Miglio. Alla base di «Auting», un investimento iniziale di 250 mila euro e una lampadina che si è accesa: «Guardando al contesto urbano pieno di macchine ferme in garage per il 90% del tempo» dice Osti. In Italia hanno avuto grande successo esperienze come «Car2go» e «Enjoy».
Il progetto partirà il primo gennaio del 2017 e riguarderà inizialmente Milano, Torino, Rimini e ovviamente Bologna. «La città è il nostro osservatorio, ha già attecchito: «In Francia ad esempio c’è “Drivy”, in America “Turo” che hanno flotte che si aggirano tra le 20 e le 35 mila auto e un numero di utenti attivi che va dai 400 agli 800 mila».
Ma come funziona il servizio? «Il proprietario dell’auto deve registrarsi al sito caricando i dati della macchina, il sistema suggerisce un prezzo di affitto che può essere cambiato, e poi deve settare il calendario, segnando i giorni in cui l’auto è disponibile». Da guidatori invece una volta indicato l’indirizzo da dove si cerca la macchina, grazie alla geolocalizzazione su una mappa appaiono le auto più vicine. Per quanto riguarda i prezzi, si parte dai 20 euro al giorno. «Il proprietario riceverà la richiesta e avrà la possibilità di decidere se affidare o meno la sua auto anche in base al rating che gli altri utenti gli hanno assegnato al guidatore sulla piattaforma» conclude Osti. Se la trattativa va a buon fine i due si metteranno d’accordo per incontrarsi e scambiarsi le chiavi dell’auto, è a questo punto che scatta anche la copertura assicurativa che offre la piattaforma: «Un pacchetto assicurativo ad hoc formato da due assicurazioni, una casco che protegge l’auto e il guidatore e un’ulteriore assicurazione che in caso di incidente permette il rimborso dell’aumento dell’anno successivo del bonus malus».