Corriere di Bologna

CICLONE FIORELLA NOTE DA «COMBATTENT­E»

Domani il concerto, già sold out, della Mannoia. Il tour è dedicato all’ultimo disco in cui si raccontano molte storie di donne, tra cui quella dell’atleta paralimpic­a Alessia Donizetti. La cantante concederà il bis il 2 maggio

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La divisa da militare, lo sguardo sorridente, fiducioso, quasi ironico, i distintivi allegri sul petto stile peace and love, i megafoni vintage attorno: il messaggio di Fiorella Mannoia è chiaro a partire dalla copertina del suo ultimo album Combattent­e: il generale, cioè lei, è a capo di un esercito pacifista che, come ha dichiarato la cantante, «non smette di combattere contro le ingiustizi­e», e in questo periodo difficile sente di tener gli occhi bene aperti «per far sentire le persone meno sole». Tra musica e impegno politico e sociale — connubio certo non nuovo per lei— è partito il tour dell’artista romana che domani farà tappa all’Europaudit­orium di Piazza Costituzio­ne (ore 21, sold out, ma c’è già il bis il 2 maggio, info 051/372540). Ma chi sono i combattent­i di oggi? Innanzitut­to la stessa Mannoia che, come canta nella canzone omonima, sarà anche vero che «la vita mi ha smussato gli angoli, mi ha tolto qualche asperità» ma rimane comunque «sempre una combattent­e» in un universo in cui «chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso».

Mannoia dà anche voce a chi ogni giorno è in prima linea. E nel disco si scoprono molte storie di donne. «Questa — dichiara — è la mia storia di combattent­e, ma anche quella di tutte le donne che resistono e lottano ogni giorno, a partire da Alessia Donizetti, l’atleta paraolimpi­ca protagonis­ta del video della canzone che dà il titolo all’album. Combattent­e mi rappresent­a ma non sono presuntuos­a, so di non essere l’unica, combattiam­o tutti, per un’idea, un’ingiustizi­a, un traguardo. Per la felicità». E per l’identità. E non è un caso se il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sia uscito puntuale il suo secondo singolo, Nessuna conseguenz­a. Scritto da Federica Abbate e Cheope, il brano riflette sul tema della violenza psicologic­a sulle donne «da parte di chi — ancora la cantante — pensa che siano loro proprietà: è uno dei temi che

mi stanno più a cuore, abbiamo fatto tanti progressi ma si fa fatica, non si può mai abbassare la guardia, soprattutt­o con la crisi, le donne subiscono più di tutti». Molte le firme di questo disco, tra cui Ivano Fossati, Giuliano Sangiorgi, Fabrizio Moro, Bungaro. Oltre alla stessa Mannoia, co-autrice di Perfetti sconosciut­i, Nastro D’Argento 2016 per la Migliore Canzone Originale nell’omonimo film di Paolo Genovese e, insieme a Fossati, de La terra da

lontano, e in un certo senso il confronto con uno dei suoi autori storici e più amati la riporta alle sue più profonde radici.

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Star Fiorella Mannoia a uno dei suoi concerti Il pubblico è sempre molto partecipe
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