IL VALORE DELLA BELLEZZA
Al nuovo anno Bologna porta in dote il suo primato di città intelligente. Capire dove siamo, dove vorremmo arrivare e come farlo è la missione delle città intelligenti. Un compito svolto con l’ausilio delle tecnologie digitali e dei nuovi modelli organizzativi degli spazi urbani. La società di consulenza Ernest & Young (EY) e il Forum della pubblica amministrazione elaborano statistiche sul quoziente d’intelligenza delle nostre città. Avvalendosi di 470 indicatori, EY ha messo sul podio Bologna seguita da Milano. I 105 indicatori del Forum danno Bologna in seconda posizione, preceduta da Milano. I dati presi in esame non dicono tutto perché, sosteneva Einstein, «non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato». Cosa dire della bellezza della città, non inclusa tra gli indicatori del benessere urbano? La bellezza unita all’intelligenza migliora la qualità del vivere urbano. Gli studi condotti nell’ambito della pulchereconomia (l’economia della bellezza) hanno dimostrato che una città esteticamente pregevole dà felicità ai suoi residenti e rinvigorisce l’attività economica. Più attrattiva la sua faccia, più la città possiede il carisma necessario per mostrarsi così forte nei negoziati da portare a casi risultati commerciali di tutto rispetto. Le città attraenti perché belle usufruiscono di redditi più alti e richiamano investitori. I benefici estetici s’irradiano dunque a tutto campo. La bellezza è davvero soggettiva, non misurabile? Conta, ma non può essere contata e pertanto non si trova tra gli indicatori delle smart city? La «Scuola della vita» (http://www.theschooloflife.com) con sede a Londra, impegnata nello sviluppo dell’intelligenza emozionale, afferma il contrario. La bellezza della città è oggettiva, quindi calcolabile. Diverse ricerche hanno misurato l’incremento dell’indice di felicità correlato al vivere in una bella città. È anche oggetto di misura la caratteristica estetica urbana percepita come segno di vitalità economica. In fondo, la città è un orologio mentale le cui ore battono al tempo del pendolo che oscilla tra gli investimenti per la manutenzione della sua bellezza e i danni causati dal tempo che la corrode. Con l’iniezione di 58 milioni concessi dal governo, ciascun euro indirizzato agli investimenti in manutenzione preventiva e programmata, compresi quelli per l’educazione al bello, produrrà un effetto moltiplicatore sull’attrattività di Bologna, sia per il turismo sia per gli investimenti dall’estero in attività produttive di reddito e lavoro per i nostri residenti.