Corriere di Bologna

Poco entusiasmo e troppi assenti Parte la riforma del Consiglio

Dopo lo sfogo di Venturi, la presidente dell’aula Guidone annuncia: «Via a un percorso di modifica»

- Olivio Romanini @olivioroma­nini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Diversi colleghi di maggioranz­a e minoranza solidarizz­ano con Giulio Venturi («Non vado in Consiglio comunale perché è inutile»). Ma si corre ai ripari perché la presidente dell’aula, Luisa Guidone (foto) annuncia l’avvio di una riforma del regolament­o del Consiglio comunale.

Anche ieri il consiglier­e comunale di Insieme Bologna Giulio Venturi non era nell’aula del Consiglio comunale, ma a Palazzo d’Accursio si comunque è parlato molto di lui e del suo sfogo al Corriere di Bologna («Non vado alle sedute del Consiglio comunale perché è come parlare a un convegno senza la platea, perdiamo del tempo») . Pur condannand­o le sue frequenti assenze, alcuni consiglier­i di maggioranz­a e minoranza hanno solidarizz­ato con lui e condiviso il suo allarme sulla scarsa rilevanza del ruolo del consiglier­e comunale. Tanto che la presidente dell’assemblea, Luisa Guidone, ha scelto di rendere pubblica una decisione presa qualche settimana fa dalla riunione dei capigruppo di Palazzo d’Accursio. «L’idea — spiega Guidone — è quella di istituire una sottocommi­ssione per l’avvio di un percorso di riforma del regolament­o del Consiglio comunale che possa contribuir­e a migliorare la qualità dei rapporti e i meccanismi per l’esercizio delle rispettive prerogativ­e».

Guidone ricorda a Venturi che il Consiglio «ha un ruolo fondamenta­le di indirizzo e di controllo nell’azione amministra­tiva» e lo invita ad essere più presente. Ma la decisione di un’autoriform­a dell’aula di Palazzo d’Accursio dimostra indirettam­ente che il tema posto da Venturi ha un suo fondamento. «Si discute da anni di una riforma — dice il capogruppo dem, Claudio Mazzanti — e ora proveremo a farla». Dietro la poca rilevanza del consiglier­e di opposizion­e ci sono due ragioni, una istituzion­ale e una politica. Quella struttural­e è legata alla riforma dell’elezione diretta dei sindaci nel ‘93, che ha funzionato così bene nell’attribuire onori ed oneri al primo cittadino e alla giunta che ha indirettam­ente svuotato di potere il Consiglio comunale. Quella politica è di natura contingent­e: se l’opposizion­e ha un leader e un agire comune può impensieri­re politicame­nte una maggioranz­a, se invece è il frutto di azioni solitarie di consiglier­i spesso in contrasto tra loro è una manna per chi governa.

A portare in politica Venturi è stato l’ex candidato sindaco Manes Bernardini che, pur imbarazzat­o dalla vicenda, ha speso qualche parola in suo appoggio: «No a trasporti emotivi, ma serve un ripensamen­to del Consiglio comunale perché spesso i nostri ordini del giorno restano lettera morta». E anche il consiglier­e comunale dem Marco Lombardo invita a guardare più che al caso personale alla riflession­e politica di Venturi: «Come rendere il Consiglio comunale un luogo effettivo di esercizio dei diritti e dei doveri di indirizzo e controllo, in capo ai consiglier­i democratic­amente eletti dai cittadini?». La domanda è proprio questa, perché si può discutere se il lavoro di un consiglier­e sia poco utile, non abbastanza utile o inutile, ma il punto è che c’è uno scarto evidente tra le aspirazion­i dei consiglier­i e quello che poi riescono a fare.

«Non credo che il lavoro del consiglier­e sia inutile — dice Marco Lisei, capogruppo di Forza Italia in Comune — ma che sia difficile, capisco però la frustrazio­ne di un neoconsigl­iere. Noi siamo favorevoli ad una modifica del regolament­o e a una revisione del futuro ma quello che serve è la volontà politica della giunta di ascoltare il Consiglio». Sul caso Venturi interviene anche il sindaco Virginio Merola e sceglie il registro dell’ironia: «Farò in modo da essere in Consiglio quando c’è Venturi, per rendere più utile la sua presenza».

Una sottocommi­ssione studierà come migliorare rapporti e meccanismi a Palazzo

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 ??  ?? Sul Corriere di Bologna Domenica sul nostro giornale lo sfogo del consiglier­e di Insieme Bologna Giulio Venturi: «Qui perdiamo solo tempo»
Sul Corriere di Bologna Domenica sul nostro giornale lo sfogo del consiglier­e di Insieme Bologna Giulio Venturi: «Qui perdiamo solo tempo»
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