La Virtus non si ferma Stesa anche Piacenza
Segafredo stanca e vicina al ko. Poi Umeh acciuffa il 79-79 e la V dilaga: decima vittoria di fila
Il rimbalzo fisicoenergetico post-derby è negativo per la Virtus, che si condanna a una nuova fatica supplementare ma esce vittoriosa (83-98) anche dal campo di Piacenza centrando così il decimo successo in fila.
La Segafredo per 35 minuti è la copia sbiadita della squadra ammirata fin qui, ma era più che comprensibile aspettarsi una gara di questo tipo dopo il dispendio nervoso della partita contro la Fortitudo. All’inseguimento per tutta la gara, sotto di 8 a 5’ dalla fine, i bianconeri hanno agganciato il supplementare con la tripla del solito Umeh, fin lì il peggiore, a 10” dalla fine dei regolamentari (79-79), poi hanno aperto l’overtime con altri cinque siluri consecutivi dall’arco per volare sull’81-94 e mettere in banca i due punti mentre dall’altra parte Kenny Hasbrouck (21 punti, 11 assist e 7 rimbalzi) era in panchina con i crampi.
Piacenza aveva assaporato il successo grazie ai canestri dall’arco di Luca Infante (24 punti, 20 nella ripresa) e Tommaso Raspino (21), distruggendo la difesa Virtus con il pick and roll centrale. La zona di Ramagli negli ultimi cinque minuti ci ha messo una pezza, poi ci ha pensato Umeh. Un punto di svolta importante c’era stato a inizio ripresa: Lawson, dopo un primo tempo da soli 5 punti, è in ritardo due volte sulle tempo). Gli uomini di Ramagli sono costantemente in ritardo, un passo indietro in ogni situazione. L’uomo derby Umeh è quello più in difficoltà, apre la gara con una tripla poi sparisce fino all’ultimo minuto quando infila il gol del pareggio per replicare sulla prima azione del supplementare.
Se il derby doveva essere una partita da estrapolare dal campionato, anche di questa si può dire la stessa cosa proprio per il dispendio energetico profuso nella stracittadina. Vincere questo tipo di gare, con i due americani ma anche con Spissu (22) ancora molto positivo e Spizzichini alla sua migliore della stagione, vuole dire avere qualcosa dentro.
Piacenza ha approfittato delle amnesie della Virtus (che oggi riaprirà la campagna abbonamenti e avrà il responso su Ndoja), ha toccato il +10 già nel primo tempo e nel quarto periodo sembrava vicina al traguardo sul +8 a-5’ e dopo la tripla di Raspino per il 75-72 a 100” dal gong, seguita da una persa di Spissu. Umeh era però di un altro parere: l’americano-nigeriano spreme 8 dei suoi 13 punti in meno di un minuto fra fine regolamentari e inizio supplementare, Lawson, Spissu, Spizzichini replicano dall’arco e la decima vittoria va in archivio.