Studiare i tumori in un mondo multietnico
Lo studio delle popolazioni che migrano da una parte all’altra del mondo fornisce importanti risultati per capire le cause dei tumori e definire le modalità di prevenzione. L’epidemiologia geografica, che studia la distribuzione dei tumori nelle diverse zone del mondo, ci rivela, ad esempio, che i tumori dell’intestino sono molto meno frequenti in Giappone che in alcune zone degli Stati Uniti. Ma questo dato non risolve un dubbio fondamentale: le differenze sono dovute alla diversità genetica tra giapponesi e americani, oppure alle diverse abitudini alimentari? Studiare i migranti può risolvere il dilemma, perché tendono ad adottare rapidamente lo stile di vita del paese in cui si trasferiscono, mentre sono necessarie molte generazioni per il rimescolamento genetico tra la popolazione migrata e quella residente. Il rischio di tumori intestinali dei giapponesi emigrati nelle Hawaii e in California aumenta rapidamente, raggiungendo in pochi anni i livelli di rischio della popolazione americana. Il dato suggerisce quindi che la differenza tra i due paesi sia causata dai diversi stili di vita, non dalla genetica. Sono risultati che evidenziano come l’alimentazione americana contribuisca all’insorgenza di tumori, mentre diete più ricche in vegetali, come quelle giapponese e mediterranea, possono ridurre il rischio.
*Commissione Consultiva Strategica