Il contemporaneo conquista il Comunale
La «Medea» di Dusapin, un rarissimo film di Carmelo Bene e l’Hallowen party nel foyer A ottobre la seconda edizione di Bologna Modern sul contemporaneo che amplia proposte e collaborazioni
L’elettronica del dj set, visioni d’arte che rincorrono i suoni di un concerto e il ritorno della magia del theremin applicata a nuove composizioni. La musica dell’oggi viene esplorata senza barriere, pur sotto le volte di un tempio della lirica. Scorrono nomi da Salvatore Sciarrino a Stefano Bollani.
Torna — dall’11 al 31 ottobre —Bologna Modern, il« Festival perle musiche contemporanee », voluto dal sovrintendente del Teatro Comunale Nicola Sani. Che rivendica :« Siamo l’ unica fondazione lirica in italia a organizzare una rassegna interamente dedicata alle musiche contemporanee». Si sbloccano così resistenze che sembrano tutte del Bel Paese. Qui ci sono grandi autori degli anni 2000 o poco meno e interpreti all’altezza di un compito che non può permettersi cadute. La rassegna «è andata molto bene» l’anno scorso, dice ancora Sani. Forse non tutte le sere, ma era un debutto. Tanto che questa seconda prova è addirittura rafforzata.
Sedici gli appuntamenti che coinvolgono diverse istituzioni cittadine, C’è prima di tutto la Fondazione Musica Insieme, già partner d’elezione adesso ancora più presente. Le collaborazioni si allargano poi a Angelica, Robot, Xing, TedX e il Consevatorio Martini. Il palcoscenico è chiaramente quello della sala del Bibiena del Comunale, ma ci sono anche tappe al Manzoni, in San Petronio e all’Oratorio San Filippo Neri. Nel primo caso, il solista è Michael Barenboim (figlio di Daniel)con il suo violino con un programma da Wagner a Bruckner e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Philippe Auguin. In basilica, invece, l’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Tonino Battista rispetta il contesto sacro con la spiritualità di Arvo Pärt, Giacinto Scelsi, Tristan Murail e Philip Glass.
L’inaugurazione (11 e 12 ottobre alle 20) spetta invece a una prima italiana: il dittico Medea/Medeamaterial composto da l’atto unico del 1775 del boemo Georg Benda e dall’opera di Pascal Dusapin, definito il più importante compositore francese contemporaneo dopo la morte di Pierre Boulez. «Ci rivolgiamo a un pubblico di ogni età — va avanti Sani — di tutte le provenienze e non necessariamente abituato a seguire le manifestazioni musicali». Guarda quindi agli appassionati della sound art, della multimedialità e delle varie forme di espressione letteraria o teatrale.
In questo ambito si inserisce la proiezione (il 13 ottobre)di un prezioso quanto raro filmato che ritrae Carmelo Bene calato nei panni del Manfred di Schumann, in una storica interpretazione del 1979 proprio sul palco del teatro Comunale. «In Italia il film non si è mai visto — spiega Rino Maenza, che ha organizzato la serata in collaborazione con Rai Teche — L’aveva prodotto Rai International e quindi approdò solo negli Stati Uniti e forse in pochi altri Paesi. E Carmelo Bene ne era anche il regista». In occasione degli 80 anni della nascita dell’artista, la proiezione sarà preceduta da un incontro con Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacché, Maenza e Sani.
È, in fondo, il festival del compleanni: due eventi speciali, organizzati da Musica Insieme, infatti celebrano i due compositori Salvatore Sciarrino che compie 70 anni e Azio Corghi, 80, all’Oratorio San Filippo Neri. L’omaggio a quest’ultimo chiuderà la rassegna con una tavola rotonda, a cui sarà presente lo stesso Corghi, e un concerto monografico dell’ensemble Zipangu. Per Sciarrino c’è sempre Barenboim junior a mettere a confronti i suoi «Capricci» con quelli di Paganini.
Un appuntamento «all star» è sicuramente quello del 18 ottobre al Comunale, in memoria di Mario Zanzani — fondatore insieme a Massimo Simonini del festival Angelica — a 10 anni dalla scomparsa. Nell’occasione l’Orchestra del Comunale diretta da Aldo Sisillo eseguirà per la prima volta il Requiem composto dal bolognese Tiziano Popoli insieme a pagine di Heiner Goebbles e Gianni Gebbia. Con testi, tra gli altri, di Paul Auster e Tommaso da Celano. Ermanno Cavazzoni sarà una delle voci recitanti. E oltre a sax e pianoforti, suoneranno anche le frequenze del theremin spostate dalle mani di Valeria Sturba e Vincenzo Vasi.
L’elettronica è poi la protagonista di una serie di appuntamenti dedicati alle intuizioni di Alessandro Bosetti, la festa «Electronic Night» e il gran finale con l’Halloween Party, ovviamente il 31, nel foyer del Comunale. Bollani al piano solo è, infine, atteso il 22 ottobre. Ma l’elenco delle proposte è ancora lungo. Per informazioni: www.tcbo.it.
Nicola Sani Siamo l’unica fondazione lirica in Italia a realizzare un festival dedicato alle musiche contemporanee