Corriere di Bologna

La Rems è piena E il condannato resta libero

Nella struttura ci sono 5-6 persone in attesa. Degenza media oltre i 237 giorni

- Andreina Baccaro

Libero perché non c’è posto nella Rems. Un 30enne italiano, con 18 procedimen­ti penali in corso per altrettant­i reati contro il patrimonio commessi dal 2014 ad oggi, due giorni fa è stato condannato, dopo l’arresto in flagranza, a un anno e sei mesi di detenzione per la rapina di un cellulare. Ma l’uomo è già stato dichiarato seminfermo mentalment­e e socialment­e pericoloso da una perizia disposta dalla Procura di Bologna, con successiva misura di sicurezza detentiva da eseguire nella Rems, a cui da cinque mesi non è possibile dare esecuzione perché non c’è posto. Il 30enne, che ha altri processi in calendario, resta quindi libero ma con obbligo di firma, fino a quando non si libererà un posto.

Il caso è stato sollevato dal procurator­e aggiunto Valter Giovannini che parla di «un problema sempre più ricorrente». «I principi nobili di alcune leggi — spiega il magistrato — si scontrano con la realtà di un sistema in grande sofferenza per quel che riguarda i posti disponibil­i».

Le Rems, residenze in cui vengono accolte persone dichiarate socialment­e pericolose, con infermità o semi-infermità mentale che hanno commesso reati, in Emilia-Romagna sono due, una a Bologna alla Casa degli Svizzeri in via Terracini, e l’altra a Parma, per un totale di circa 30 posti. Entrambe hanno aperto i battenti ad aprile 2015. A Bologna attualment­e ci sono 5 o 6 persone in attesa di entrare nella Rems della Casa degli Svizzeri, che accoglie le persone in carico alle Ausl di Bologna, Imola, Ferrara e della Romagna. La transizion­e dal regime di detenzione penitenzia­ria, quale era quello degli Opg, ospedali psichiatri­ci giudiziari diventati troppo spesso posti simili ai manicomi, al sistema delle Rems e della presa in carico sanitaria, è del resto iniziata solo nel 2014 e i problemi di sovraffoll­amento sono nati quasi da subito in tutta Italia, sia per i ritardi di molte Regioni nel dotarsi di residenze sul proprio territorio, che per una inevitabil­e fase di rodaggio tra magistratu­ra e psichiatri­a nella gestione delle singole situazioni.

In due anni (dati marzo 2017 diffusi da Stop Opg) a Parma e Bologna ci sono stati 51 ricoveri, in media 13,5 persone all’anno e 3 reingressi, con una degenza media di 237,5 giorni. É proprio la degenza media a creare problemi con le liste d’attesa, che portano a casi come quello affrontato dal Tribunale due giorni fa, in cui una misura di sicurezza viene eseguita solo dopo alcuni mesi. Perché esistono ancora difficoltà ad individuar­e percorsi alternativ­i personaliz­zati con i dipartimen­ti di Salute mentale e perché spesso le misure detentive da eseguire in Rems riguardano autori di reati gravi, quindi con periodi molto lunghi di degenza, che inevitabil­mente generano liste d’attesa di alcuni mesi.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy