Corriere di Bologna

Cardin festeggia 70 anni nella moda con una produzione

Il Celebrazio­ni, oltre alla prosa, rilancia le sezioni del contempora­neo, danza, musica e infanzia

- Paola Gabrielli

«Complice delle tue emozioni». Con questo slogan che scava nel cuore dello spettatore si apre la stagione 2017-2018 del teatro Il Celebrazio­ni, la terza sotto la direzione artistica di Theatricon. Forte del successo della stagione scorsa conclusa con un’occupazion­e della sala di oltre un quinto della sua capienza (l’82%) e oltre 64 mila spettatori, di cui 1.200 abbonati, il sipario dello spazio di via Saragozza 234 riapre con la formula dell’ampio ventaglio di proposte. Filippo Vernassa, il padrone di casa e soci ci avevano annunciato a giugno la sezione di prosa, che come alcuni ricorderan­no, inaugurerà il cartellone il 5 ottobre con una inusuale coppia, Elio Germano e Teho Teardo protagonis­ti di Viaggio al termine della notte, liberament­e tratto dal folgorante debutto letterario di Céline. Un programma rimasto pressoché invariato, con molti nomi di richiamo già annunciati — da Vincenzo Salemme ad Ambra Angiolini, da Geppy Cucciari a Claudia Cardinale — ad eccezione di Bukurosh, mio nipote (ovvero il ritorno dei suoceri albanesi) (16-18 febbraio) con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi che tornano dopo il successo de I suoceri albanesi nei panni di una coppia alle prese le contraddiz­ioni del nostro vivere. Siccome squadra che vince non si cambia, Il Celebrazio­ni rilancia le sezioni del contempora­neo, danza, musica e infanzia. Il contempora­neo, a sua volta, si presenta in molteplici sfaccettat­ure. Si va, per capirci, dal sarcasmo di Paolo Rossi con L’Improvvisa­tore 2, che aprirà la sezione il 3 novembre, agli spettacola­ri Arteteca con Cirque du Shatush (30 novembre) fino a Drusilla Foer, l’impareggia­bile icona di stile che in Eleganziss­ima ci racconta la sua vita shekerata almeno quanto la colonna sonora che la accompagne­rà, da Gaber a Jannacci, da Bowie a Gloria Gaynor. E se Giselle a cura del Balletto di Roma con le coreografi­e di Itamar Serussi Sahar e Chris Haring ci darà una visione contempora­nea del grande classico, la musica attende il 16

novembre Paola Turci e, più in là, Edoardo Bennato. Tra i titoli curiosi va citato Dorian Gray –

la bellezza non ha pietà, a fine stagione, prodotto nientedime­no che da Pierre Cardin per festeggiar­e i suoi 70 anni nel mondo della moda. Non mancano le collaboraz­ioni. Con Bologna Jazz Festival ospitando la prima tappa il 27 ottobre con Matthew Herbert, Enrico Rava e Giovanni Guidi, e, per i più piccoli, Baby BoFe’ e l’Antoniano. E per le feste natalizie, torna Vito che che Maria Pia Timo propone L’Artusi, bollito

d’amore. Spazio anche a workshop di danza e un masterclas­s con Pupi Avati, il 14 e 15 ottobre. Info: www.teatrocele­brazioni.it.

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Protagonis­ta Drusilla Foer, in Eleganziss­ima racconterà la sua vita shekerata

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