Corriere di Bologna

SE CRITELLI PERDE PEZZI DELLA DITTA

Dopo l’uscita, il segretario perde pezzi della Ditta: prima il capogruppo pd, ieri l’ex tesoriere Roda

- Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’affondo anti-cooperativ­e del segretario Pd, Francesco Critelli rischia di fargli perdere pezzi importanti della Ditta. Dopo le critiche avanzate da Aldo Bacchiocch­i e da Carlo Castelli e dopo la scelta del capogruppo Pd, Claudio Mazzanti di votare Rizzo Nervo ieri anche un altro personaggi­o chiave della sinistra Pd bolognese come Mauro Roda si è sfilato sempre per colpa delle critiche alla cooperazio­ne e ha fatto sapere che non andrà a votare al congresso del Pd di Bologna.

Nel gioco a specchi in cui si sta trasforman­do il congresso del Pd di Bologna il segretario, Francesco Critelli rischia di perdere pezzi importanti della Ditta. Tutti i problemi nascono dal suo durissimo affondo anti-cooperativ­e considerat­o dagli uomini alla sinistra del partito poco autentico e finalizzat­o solo a recuperare (nella tattica congressua­le) i renziani della prima ora di Giuseppe Paruolo. I primi a traballare sono stati l’ex sindaco di San Lazzaro, Aldo Bacchiocch­i e il tesoriere del Pd, Carlo Castelli, entrambi indagati e poi archiviati nell’inchiesta della colata di Idice. Nessuno dei due ha apprezzato la svolta di Critelli che ha chiamato sul palco la grande accusatric­e Isabella Conti e che poi nel suo intervento ha ribadito che «non prenderemo ordini da nessuno» riferendos­i al mondo economico e alle coop. Ora non è che a sinistra del Pd vogliano prendere ordini dalle coop, sempliceme­nte consideran­o la rottura del segretario, priva di senso politico. Castelli e Bacchiocch­i forse voteranno lo stesso il segretario uscente al congresso ma due giorni fa il capogruppo Pd, in Comune, Claudio Mazzanti ha scelto di sostenere il renziano Luca Rizzo Nervo, proprio per le posizioni assunte da Critelli sulle cooperativ­e. Ieri è stata la volta di un altro pezzo da novanta di quella che viene definita la Ditta, Mauro Roda, ex tesoriere del partito e uomo forte della Fondazione 2000 che possiede i beni degli ex Ds. Ieri ha detto all’agenzia Dire che «manca la politica» e che probabilme­nte non andrà a votare. E uno come Roda non poteva che votare Critelli. Il motivo? Le parole sulla cooperazio­ne. «Io sono rimasto al bisogno di avere qualche punto di riferiment­o — spiega Roda — e penso che l’insieme del riformismo, che sia di matrice socialista o cristiano-sociale o laico-repubblica­na, deve sempre avere un punto di riferiment­o nel mondo del lavoro e nella dignità delle persone. In questa prospettiv­a, in una risposta cooperativ­a deve venire un punto di approdo e di riferiment­o: il mondo cooperativ­o dev’essere uno dei luoghi più avanzati nel quale l’uomo costruisce la propria dignità nel mondo del lavoro. Quindi alcune cose le ho trovate davvero paradossal­i».

Naturalmen­te non è tanto importante il singolo voto di Roda, come quello di Mazzanti, ma è importante il loro orientamen­to perché sono figure rappresent­antive dentro il partito e la loro opinione può influenzar­e anche altri.

L’area che fa riferiment­o a Francesco Critelli però continua a battere su quel tasto e per ora non cambia schema di gioco. Ieri il capogruppo in Regione, Stefano Caliandro, premettend­o che la cooperazio­ne «è una mano santa» è tornato sul tema delle porte girevoli dalla politica alla cooperazio­ne e viceversa. «Uno dei problemi piu’ grossi — ha detto ad E’ tv — è che le porte girevoli girano solo per alcuni, non è che c’è la fila di iscritti Pd che tutti i giorni può entrare e uscire dai cda. Il problema non è tanto la coop, ma pensare che alla fine di un percorso politico ti sei costruito le condizioni per andare a fare dell’altro». Caliandro ha anche attaccato lo sfidante di Critelli, Luca Rizzo Nervo su un altro versante. «Da quando si è dimesso non abbiamo il presidente della conferenza socio sanitaria. Forse questo interessa di più di come litigano i tre candidati al congresso». Può essere ma almeno fino al 22 ottobre i litigi continuera­nno anche perché la posta in palio è considerev­ole.

 ?? I duellanti ?? Schierati vicini, da sinistra , Licciardel­lo, Rizzo nervo e Critelli, nella serata di Renzi alla festa dell’Unità
I duellanti Schierati vicini, da sinistra , Licciardel­lo, Rizzo nervo e Critelli, nella serata di Renzi alla festa dell’Unità

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