Tper sospende due accertatori La rivolta dei colleghi
Proteste per la sospensione di due dipendenti. L’azienda: «Procedure rispettate»
Sale la tensione tra Tper e gli accertatori: dopo lo sciopero di ieri per la sospensione di due dipendenti, Sgb minaccia un nuovo stop per venerdì. Usb incontra l’azienda lunedì.
Uno sciopero apre l’autunno caldo degli accertatori della sosta Tper. A scatenare la rabbia dei sindacati di base le condizioni di lavoro dei circa 60 dipendenti ex Atc sosta che lavorano per l’azienda dei trasporti dal 2014, e la sospensione di due di loro per motivi disciplinari. Si tratta dei lavoratori che, con dei palmari, registrano i dati di tutte le vetture che trovano sul loro cammino, oltre a multare quelle con qualche irregolarità. Ieri hanno incrociato le braccia, sostengono le sigle, circa il 70%.
«Vogliamo delle condizioni di lavoro dignitose, un riconoscimento della professionalità e il ritiro della sospensione dei due colleghi allontanati dal lavoro», scandisce Alessandra Cuozzo del Sgb. A motivare la sospensione, riportano dal sindacato, sarebbero le soste troppo lunghe e la registrazione di dati sbagliati sul palmare, con targhe ripetute più volte. «Ma ad agosto ci sono anche 40 gradi e quel palmare ha un sistema ottico pessimo», replica Cuozzo. Per Tper, invece, è tutto in regola: «La contestazione di comportamenti scorretti a due dipendenti è avvenuta da parte dell’azienda nel pieno rispetto delle procedure previste dagli accordi aziendali in materia disciplinare, secondo le quali i lavoratori possono ora presentare controdeduzioni che saranno oggetto di attenta valutazione», la replica in una nota. I sindacati che assistono i dipendenti, Faisa e Cgil, non si esprimono per ora sulla loro vicenda. Ma il malumore è alto anche lì e a breve potrebbero partire altre mobilitazioni.
Ieri c’è stato un incontro tra la dirigenza e gli altri sindacati sui problemi di organico e le condizioni di lavoro, ma il summit si è risolto in un nulla di fatto. Si attende di sapere che futuro avrà il servizio di accertamento della sosta: la gara per l’assegnazione del servizio è in corso. Tper ha partecipato, ma solo fra tre mesi si conoscerà il risultato: «Eventuali necessità inerenti esigenze di personale saranno sicuramente considerate una volta aggiudicato il servizio», spiegano dall’azienda, che quindi apre ma frena sui tempi.
Domani ci sarà un’assemblea dei dipendenti: «Probabilmente inizieremo a protestare anche noi», prevede Aldo Cosenza della Cisl. L’organico ridotto, sostengono i sindacati, ha comportato tagli delle ferie e dei permessi. «La gente sta peggio, ma viene a lavorare lo stesso perché mancare penalizza i colleghi», rincara Cuozzo. Duro Gianni Cremonini dell’Usb: «Abbiamo un reparto senza personale ma si scarica la colpa su chi lavora». Sotto accusa i metodi utilizzati per il controllo: dall’utilizzo dei dati del palmare fino, sostengono le sigle, a investigatori privati. «Molti se ne vanno perché c’è un ambiente invivibile — si sfoga un dipendente —. Lavoro in un posto in cui mi danno contro dalla mattina alla sera, vogliono che ce ne andiamo». Venerdì Sgb minaccia un nuovo sciopero, con tanto di presidio in Comune. Mentre Usb, che a differenza dell’altro sindacato è nella rsu, incontrerà Tper lunedì. Insomma, le schermaglie sono appena iniziate.