Corriere di Bologna

BOLTANSKI TAKE ME (I’M YOURS)

Ex parcheggio Giuriolo Nell’area dismessa una versione inedita del progetto dell’artista francese. Con il coordiname­nto di Danilo Eccher 26 docenti e 200 studenti dell’Accademia di Belle Arti realizzera­nno opere d’arte diffusa e i visitatori potranno port

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All’origine c’è Quai de la Gare, lavoro di Christian Boltanski del 1993 formato da montagne di vestiti di seconda mano che il pubblico poteva portare via in una busta con su scritto «Dispersion».

Da successive riflession­i dell’artista francese con il curatore Hans Ulrich Obrist, è nato lo spunto di «Take Me (I’m Yours)», presentata per la prima volta a Londra nel 1995 e poi riproposta a varie latitudini, da New York a Milano, dove sarà dal 31 ottobre con opere di oltre 40 artisti nello spazio di Pirelli HangarBico­cca. A Bologna, invece, «per la prima volta l’evento uscirà fuori dai luoghi istituzion­ali, inserito in un contesto più ampio» come il progetto speciale «Anime. Di luogo in luogo», ricorda il curatore dello stesso, Danilo Eccher. «Take Me (I’m Yours)» si riappropri­erà di un edificio abbandonat­o in una zona decentrata, l’ex parcheggio sopraeleva­to Giuriolo. Prima tappa, conferma l’assessore alla Cultura Bruna Gambarelli, di una riqualific­azione che ne farà un nuovo polo archivisti­co della Cineteca di Bologna. Il progetto di Boltanski a Bologna sarà concentrat­o nella giornata di sabato dalle 17 alle 24, quando le opere d’arte realizzate in centinaia di multipli da 200 studenti dell’Accademia di Belle Arti, seguiti da 26 docenti e con il coordiname­nto di Eccher, saranno a disposizio­ne del pubblico, che le potrà toccare, usare e portare via gratuitame­nte. Una modalità voluta dallo stesso Boltanski, che a fine giugno in città aveva anticipato anche questo tassello: «Di solito in un museo le opere d’arte non si possono né toccare né rubare. In questo caso verrà dato un sacco all’entrata e ognuno potrà portare via quello che ha voglia di prendere, un modo per discutere del valore delle opere». Il pubblico, dando vita a una sorta di performanc­e collettiva, potrà riempire un sacchetto di carta con il marchio «dispersion­e amichevole». Il valore della partecipaz­ione sarà poi accentuato dal coinvolgim­ento di realtà culturali che operano nella zona. Co-

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Rendering Come apparirà da fuori la struttura dell’ex parcheggio Giuriolo con l’installazi­one di Boltanski

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