Corriere di Bologna

Nella Fortitudo dei vecchi spunta Montanari

Boniciolli ha puntato sui veterani ma il baby classe ‘98 ha brillato al debutto. E c’è anche Pietro...

- Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nel dopopartit­a di Udine, Matteo Boniciolli sottolinea­va la soddisfazi­one di guidare «una squadra di adulti». La recente aggiunta del 36enne Bryan ha ulteriorme­nte alzato l’età media dei senior biancoblù (che ora sono undici), portandola a 29,9 anni. Lo si sapeva, questa non è una Fortitudo per giovani, ma chissà, forse potrebbe esserci un piccolo spazio per Marco Montanari, il 19enne sbucato all’improvviso nella prima partita, dando una buona mano per vincerla.

Entrato verso fine primo quarto, ha subito segnato una gran tripla allo scadere dei 24”, quella che ha scavato il primo break. Montanari non era all’esordio ma quasi: l’anno scorso con la prima squadra ha fatto 12 presenze a referto ma è entrato in campo una sola volta, a Imola, giocando un minuto, a Udine ne ha giocati 11, segnando i primi punti della carriera in A2. Di fatto conquistan­do il ruolo di terzo play, dopo McCamey e Fultz, di cui venerdì sera ha pure indossato la canotta numero 9. 19 anni compiuti il 4 settembre, alto 1,88, il volto nuovo della Effe è il classico prodotto del settore giovanile che ha saputo giocarsi bene la prima vera chance. Non fosse stato per l’emergenza infortuni il ragazzo non avrebbe però visto il campo, ed ora che rientrano i veterani, in particolar­e Fultz, gli spazi si dovrebbero richiudere: non è il caso quindi di sbilanciar­si o di gridare alla scoperta del nuovo Candi (a proposito: zero punti in 19’ in un duro esordio in Serie A).

Però fa piacere vedere l’ennesimo ragazzo bolognese che riesce a farsi strada tra i grandi. Classe ’98, Montanari è di Castel Maggiore, ha mosso i primi passi nel PGS Corticella e dal 2015 è alla Fortitudo, dove ha seguito la trafila giovanile. Playmaker classico fin troppo ordinato, per età potrebbe ancora giocare in Under 20 ma l’impegno è con la prima squadra fin dalla prestagion­e (qualche buona prova in amichevole, 8 punti a Faenza, 7 con Ravenna), per riempire uno dei due posti under obbligati. Con lui Giorgio Pederzoli, ala del ’97 di San Pietro in Casale, e Marco Murabito, playguardi­a triestino del ’98, ma Udine i posti da riempire erano quattro ed a sorpresa è sbucato Pietro Boniciolli. Altro classe ’98, si tratta del più grande dei due figli del coach, che in estate ha dato seguito al proposito di spostare la famiglia da Trieste a Bologna (anche il figlio minore Francesco, classe 2001, che fa l’under 18 con l’Academy Fortitudo). La comparsa in prima squadra del 19enne dovrebbe essere un fatto episodico, però colpisce vedere un Boniciolli in divisa biancoblù, agli ordini del padre. Che tra l’altro in A2 ha già affrontato da avversario — e battuto — due anni fa, buttato in campo da Dalmasson con la maglia di Trieste.

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Squadra La Fortitudo a Udine durante un time out di Matteo Boniciolli (foto Fortitudo)

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