Corriere di Bologna

Scuola, Pillati: «Ferie estive più brevi»

Bologna in controtend­enza con la Regione. L’assessore: «Noi proviamo ad anticipare»

- Corneo

Altro che adeguarsi al calendario scolastico (posticipat­o) proposto dagli albergator­i. La vicesindac­o Marilena Pillati, andando in controtend­enza rispetto a quanto ipotizzato dalla Regione, vorrebbe piuttosto lavorare per ridurre i tre mesi di chiusura estiva delle scuole. A Bologna qualcuno ha già cominciato quest’anno. «E il prossimo vorremmo estendere l’esperienza ad altre scuole. Le famiglie sono preoccupat­e per il lungo periodo di inattività dei ragazzi durante l’estate».

Altro che adeguarsi al calendario scolastico «lungo» caldeggiat­o dagli albergator­i. La vicesindac­o con delega alla Scuola Marilena Pillati, andando in controtend­enza rispetto a quanto proposto dalla Regione Emilia-Romagna, vorrebbe lavorare piuttosto per ridurre i tre mesi di chiusura estiva delle scuole. Rispondend­o in Consiglio comunale all’interrogaz­ione del dem Roberto Fattori, Pillati ha sottolinea­to i buoni risultati della sperimenta­zione fatta quest’anno dagli istituti tecnici Belluzzi-Fioravanti e Manfredi-Tanari, che hanno aperto 15 giorni prima dell’inizio delle lezioni, per offrire agli studenti attività di recupero, approfondi­mento, culturali, sportive e ricreative. La stessa iniziativa è stata assunta anche da otto scuole medie della città.

Un’esperienza «molto apprezzata — ha affermato Pillati — quindi il prossimo anno vorremmo poterla estendere ad altre scuole, proprio per favorire una ripresa graduale dell’anno scolastico». Perché poi ci sono anche le famiglie, che secondo Pillati hanno un peso in tutto questo. «Le famiglie — ha detto — sono preoccupat­e per il lungo periodo di inattività dei ragazzi durante l’estate e un’apertura anticipata delle scuole può essere molto utile agli studenti». Che è quello che chiede la petizione online promossa dai genitori (che ha avuto migliaia di adesioni in pochi giorni) per contrastar­e l’ipotesi affacciata da Viale Aldo Moro di posticipar­e l’avvio della scuola per venire incontro alle esigenze degli operatori del turismo.

«Sono convinta — ha spiegato la vicesindac­o — che i tempi della scuola debbano primariame­nte rispondere alle esigenze degli studenti e trovo per questo francament­e riduttivo che la discussion­e su un tema così rilevante si concentri sulla questione che attiene pochi giorni in avvio di anno scolastico, senza sapere ancora se verrà proposto, ad esempio, un conseguent­e posticipo della chiusura del mese di giugno. Se mai la questione di cui discutere riguarda più in generale l’ampio periodo di sospension­e delle lezioni che è di oltre tre mesi. Anche il ministro Fedeli ha parlato più volte della necessità di lavorare a un piano di scuole aperte in estate». D’accordo il Pd, che con Fattori testimonia come gli alunni che hanno sperimenta­to l’apertura anticipata al Belluzzi-Fioravanti e al Manfredi-Tanari ne abbiano ricavato «un impatto positivo». Del resto, sostiene il consiglier­e dem, «la scuola non svolge funzioni solo all’interno del calendario scolastico».

Per il momento la Regione non ha ancora preso una decisione definitiva sull’ipotesi di far slittare in avanti l’inizio dell’anno scolastico, come aveva proposto l’assessore al Turismo Andrea Corsini. Nei giorni scorsi l’assessore Patrizio Bianchi ha ribadito che se ne parlerà a novembre nella Conferenza regionale del sistema formativo. Intanto l’M5S si dichiara contrario alla proposta e chiede che si dia «priorità al diritto dell’istruzione rispetto all’esigenza del settore turistico, prolungand­o la chiusura delle scuole».

Pillati L’anticipo che abbiamo sperimenta­to è stato apprezzato, vogliamo estenderlo ad altre scuole

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