Corriere di Bologna

Gli undici sindaci e il fronte anti-Critelli

- P. V. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Undici sindaci dell’area metropolit­ana, da Castenaso a Grizzana Morandi, hanno firmato una lettera per chiedere al Pd di recuperare «quanto prima» un ruolo di guida e di coordiname­nto. Un documento molto duro con il segretario uscente Francesco Critelli.

Un documento firmato da undici sindaci dell’area metropolit­ana chiede al Pd di Bologna di recuperare «quanto prima» un ruolo di guida e di coordiname­nto. Un testo che invoca discontinu­ità rispetto alla leadership del segretario uscente Francesco Critelli, ricandidat­o al congresso. Ecco i nomi dei firmatari: Daniela Lo Conte (Granarolo), Massimo Bosso (Casalecchi­o), Paolo Crescimben­i (San Giorgio di Piano), Lorenzo Minganti (Minerbio), Daniele Ruscigno (Valsamoggi­a), Pierdante Spadoni (Monterenzi­o) Giampiero Veronesi (Anzola), Stefano Sermenghi (Castenaso), Luca Lelli (Ozzano), Massimo Gnudi (Vergato) e Graziella Leoni (Grizzana Morandi).

«Non vogliamo individuar­e responsabi­lità e siamo distanti anni luce dalle risse a cui abbiamo purtroppo assistito nelle ultime settimane», premettono i sindaci, molti dei quali si erano però già schierati con l’avversario di Critelli, l’ex assessore Luca Rizzo Nervo. «Per amministra­re un Comune — prosegue la lettera — è necessario saper essere pragmatici, vicini alle persone e trovare soluzioni ai problemi .Significa anche non lasciare da solo nessun sindaco alle proprie responsabi­lità. In questi anni i sindaci non sono quasi mai stati coinvolti in alcuna decisione metropolit­ana. Le idee forti non temono il confronto, anzi lo cercano». Una critica dura al mandato di Critelli, già accusato in passato di eccessiva chiusura da parte degli avversari.

Ma ieri, a tenere banco nella disputa congressua­le, è stato anche l’avvistamen­to del sindaco Virginio Merola, supporter di Rizzo Nervo, all’ evento organizzat­o a Ravenna con gli ex dem Pier Luigi Bersani e Vasco Errani, che hanno dato vita a Mdp, e l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, ancora indeciso sul da farsi in vista delle prossime elezioni politiche. Secondo il terzo candidato alla segreteria bolognese, Piergiorgi­o Licciardel­lo, la presenza di Merola a un incontro di leader molto critici con il Pd, è indice di «confusione delle idee». Licciardel­lo non esita a evocare la Torre di Babele: «Vedo nelle mozioni a me contrappos­te — dice Licciardel­lo — il faticoso tentativo di erigere la Torre di Babele, mettendo insieme tra loro i contrari. Non solo all’interno del Pd ma, qualcuno, addirittur­a guardando a chi dal partito è uscito come atto di rottura».

Merola nel mirino Da Licciardel­lo critiche al sindaco per la serata a Ravenna insieme a Mdp e Pisapia

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