Corriere di Bologna

A Rimini l’invasione biancoblù La Fortitudo in esilio fa sold out

Biglietter­ie chiuse per il match con Jesi. Out Chillo, rientrano Fultz e Gandini

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Tutto esaurito anche a Rimini per la Fortitudo. La squalifica del campo non raffredda l’entusiasmo attorno all’Aquila, che come noto dovrà giocare le sue prime due partite interne in campo neutro per gli spintoni ai giocatori di Trieste dello scorso 5 giugno: la notizia di ieri è che la partita con Jesi è già sold-out.

Il palazzo nuovo di Rimini, quello che si chiamava 105 Stadium e qualche mese fa è stato ribattezza­to RDS Stadium, per il basket ha una capienza che sfiora i 5000 posti, che in teoria basterebbe­ro appena per i 4800 abbonati biancoblu, a cui vanno aggiunti circa 250 tifosi jesini, che hanno acquistato l’intera dotazione di biglietti messi a disposizio­ne per il settore ospiti. Per questo la Fortitudo ha deciso per domani di non aprire nemmeno le biglietter­ie, anche se nessuno può sapere con esattezza in quanti del massiccio corpo abbonati si presentera­nno in Romagna tessera alla mano.

A sensazione parecchi, almeno due terzi (c’è il precedente di due anni fa nello stesso impianto) o forse più, ma un’idea precisa la si avrà solo domenica pomeriggio: a parte un paio di pullman della Fossa e del club X Amore il grosso arriverà in auto, magari decidendo all’ultimo minuto, approfitta­ndo per fare l’ultimo blitz in Riviera della stagione. Di certo c’è che non è roba da poco, riempire un palazzo a 120 chilometri dal PalaDozza, ma ci sta che per la prima in casa ci sia grande attesa, e che la vittoria all’esordio di Udine abbia scaldato l’ambiente. E ci sta pure che vi sia entusiasmo anche dall’altra parte, Jesi alla prima ha battuto alla grande Verona e il viaggio a Rimini, a parte il derby con la neopromoss­a Montegrana­ro, è la trasferta più breve della sua stagione. Mentre domani riapre al pubblico il PalaDozza con Virtus-Capo d’Orlando segnando l’inizio di una nuova era, quella delle due squadre bolognesi di nuovo stabilment­e sotto allo stesso tetto in centro come non accadeva dal 1995, ma la Fortitudo può guardare all’evento con un certo distacco: costretta a Rimini anche per la seconda in casa (con Orzinuovi il 22 ottobre), in piazza Azzarita ci rimetterà piede solo il 5 novembre, ospitando Verona. Non sarà però una Fortitudo al completo neanche quella di Rimini: l’altra notizia di ieri è che, dopo i tanti guai di settembre, ora si deve fermare Matteo Chillo, una decina di giorni ai box per uno stiramento al bicipite femorale sinistro. Tutti gli altri dovrebbero farcela, però c’è sempre Amici squalifica­to. E tanti altri problemini, a partire da Gandini e Fultz freschi di guarigione fino a Cinciarini, che negli ultimi giorni non si è praticamen­te mai allenato. Anche se qualche giorno fa si è brindato al primo allenament­o al completo da agosto, l’emergenza infortuni appare tutt’altro che conclusa, e lo stesso Boniciolli resta preoccupat­o. «Non vorrei che la vittoria di Udine faccia pensare che le difficoltà siano finite, al contrario siamo ancora pieni di problemi e navighiamo a vista» ha detto dopo una poco brillante amichevole infrasetti­manale con Cento.

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