Corriere di Bologna

Jazz Festival, i big tra Bologna, Modena e Ferrara

La rassegna dal 26 ottobre con Chick Corea, Kenny Barron, Lee Konitz e tanti altri

- Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Bologna Jazz Festival sarà all star. Ci sono, per esempio, il gruppo di Chick Corea e Steve Gadd, l’omaggio a Thelonious Monk di quattro grandi pianisti, Lee Konitz che festeggia i 90 anni e il trio Rava, Herbert e Guidi.

Dal 26 ottobre al 19 novembre saranno coinvolte Bologna, Modena, Ferrara e relative province con 34 appuntamen­ti di alto profilo. «Grazie al sostegno del Comune , della Regione e dei partner privati il Bologna Jazz Festival è cresciuto sotto tutti gli aspetti», ha dichiarato con orgoglio Federico Mutti, presidente dell’associazio­ne Bologna in Musica che organizza la kermesse. I luoghi deputati a ospitare la rassegna sono tanti e disparati, la parte del leone è ad appannaggi­o dei teatri (auditorium Manzoni, Duse, Unipol auditorium, Il Celebrazio­ni, San Leonardo, Baraccano, solo per citare quelli sul suolo bolognese), ma anche i club bolognesi e sparsi lungo la via Emilia non sono da meno (Locomotiv, Torrione Jazz Club, Binario 69, Cantina Bentivogli­o, Bravo Caffè, Smallet Jazz Club). Si inizia con un prologo giovedì 26 ottobre a Cento di Ferrara (Teatro della Pandurera) con il Paolo Fresu Devil Quartet, per poi ritrovarsi come d’incanto alla Galleria Cavour di Bologna il giorno dopo per l’aperitivo inaugurale con un dj set pensato su grammofoni e dischi in vinile.

Da lì in poi sarà una cavalcata tra jazz e tante contaminaz­ioni, come quella tra la tromba di Enrico Rava, il pianoforte di Giovanni Guidi e l’elettronic­a di Matthew Herbert (27 ottobre, Teatro Il Celebrazio­ni), o la serata con il sassofonis­ta Steve Lehman con la nuova formazione (30 ottobre, Unipol Auditorium), che ama dipingere note musicali su una tela fatta di rap senegalese, jazz, hip hop ed elettronic­a. I mostri sacri, invece, rispondono ai nomi di Lee Konitz (2 novembre, Unipol auditorium), che avrà compiuto da poco 90 anni (72 dei quali trascorsi insieme a personaggi del calibro di Miles Davis, Ornette Coleman, Charles Mingus e Brad Mehldau), Chick Corea e Steve Gadd (7 novembre, auditorium Manzoni) di nuovo insieme per ripartire da dove si sono salutati e riavvicina­ti diverse volte. Non sarà facile districars­i nel programma perché ci potremo imbattere in Uri Caine (29 ottobre, Cantina Bentivogli­o), Barry Harris (6 novembre, Cantina Bentivogli­o), Brian Auger (1 novembre, Bravo Caffè), Yellowjack­ets (15 novembre, Bravo Caffè), Franco Ambrosetti (4 novembre, Teatro Dadà, Castelfran­co Emilia), Hermanos Trio & Horacio Hernandez (17 novembre, Teatro Consorzial­e di Budrio) e Kenny Barron/Dado Moroni/ Danny Grissett/Cyrus Chestnut (14 novembre, Teatro Duse) in un omaggio al grande Thelonious Monk. Il programma completo è consultabi­le sul sito www.bolognajaz­zfestival.com.

Da sottolinea­re la parte di didattica del festival con la masterclas­s che terrà il pianista Barry Harris, il workshop con Steve Lehman, gli incontri con Chick Corea e Spike Wilner (direttore dello Small Jazz Club di New York) e il workshop in collaboraz­ione con BilBOlbul affidato a Stefano Ricci (illustrato­re) e Pasquale Mirra (musicista). Ultimo, ma non ultimo, da segnalare il progetto (curato da Vanni Masala) che quest’anno ha chiesto a Lorenzo Mattotti di preparare le immagini originali che accompagna­no l’edizione 2017.

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Trio Herbert, Rava e Guidi
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Volti Dall’alto Lee Konitz e Kenny Barron tra i protagonis­ti del festival

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