I reati calano Però Bologna è regina di furti nei negozi
Terza tra le province più colpite dal crimine. Allarme per le attività commerciali
I reati continuano a calare, un trend che si conferma in tutta Italia, ma Bologna si piazza comunque sul podio, dietro a Milano e Rimini delle province con il maggior numero di denunce alle forze dell’ordine. Una tendenza rispettata anche nel 2016. Dunque diminuiscono molti reati come rapine e borseggi, quelli che influiscono maggiormente sulla percezione della sicurezza. C’è però un dato che resta allarmante e che proietta le Due Torri in testa alla classifica del furti nei negozi o nelle attività commerciali ogni 100.000 abitanti. Nessuno ha fatto peggio in Italia. L’allarme di Tonelli, Ascom: «Servono più telecamere ma anche più presidio».
Bologna conferma il terzo posto nella tradizionale classifica del Sole 24 Ore sulle province più colpite dal crimine. Un ultimo gradino del podio che mette le Due Torri tra i territori con il maggior di denunce nel 2016, dietro Milano e Rimini, che da anni si contendono il triste primato (in questa edizione trionfano i lombardi).
Nessuno spostamento di posizione dunque, ma è stata data continuità al trend in calo del numero totale di reati (avvenuto in tutta Italia), accompagnato dal segno meno in molte voci specifiche (furti e rapine in primis) e dal segno più in altre (continuano ad aumentare estorsioni, frodi informatiche, scippi e segnalazioni di riciclaggio), e soprattutto viene certificato per il secondo anno di fila il primato nazionale per furti nei negozi e altre attività commerciali. Un quadro con luci e ombre, contradditorio negli importanti segnali di miglioramento affiancati da notevoli problemi in alcuni settori. Guardando i dati si è passati dalle 72.822 denunce del 2015 alle 67.022 del 2016, con un’incidenza di reati ogni 100.000 abitanti scesa da 7.240 a 6.641 (-8%), un miglioramento addirittura più alto rispetto alla media nazionale (-7,4%).
Ma a colpire in una lunga lista di segni meno è, appunto, il primo posto stabile nei furti nei negozi, contraddistinti da un -12% (l’indice ogni 100.000 abitanti si è ridotto da 401 a 352) ma pur sempre il più alto di tutto il Paese. «Purtroppo, pur inserito in un contesto in miglioramento, ci ritroviamo a dover commentare nuovamente questo dato — spiega Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom —. Dovuto secondo me al richiamo che un territorio ricco come il nostro ha sui criminali. L’attenzione da parte delle istituzioni, in particolare del prefetto Matteo Piantedosi c’è, perché questo grave problema è stato ampiamente discusso in diverse occasioni durante gli incontri sulla sicurezza cittadina. Qualcosa è stato fatto, altro resta da fare soprattutto negli orari notturni, in città e in provincia continuano a verificarsi numerose spaccate».
Tonelli indica come obiettivo dell’associazione quello di rafforzare le attività commerciali con telecamere di videosorveglianza e altri dispositivi di sicurezza: «Devono però essere accompagnati da un presidio del territorio costante. In più non possiamo che constatare una peculiarità bolognese. Abbiamo saputo fronteggiare la crisi reagendo meglio di altri, purtroppo però rappresentiamo un obiettivo anche per chi vuole colpire i commercianti».
Passando ad altri dati, bene l’andamento dei furti (-7%), dei borseggi (-7%), delle rapine (-15%) ma anche dei furti di auto (-12). Frodi informatiche, scippi ed estorsioni continuano invece nella loro corsa al rialzo insieme al riciclaggio, che invece nel 2015 aveva avuto una battuta d’arresto. Guardano alle altre province della regione, tutte con dati in calo, da segnalare il secondo posto di Rimini, poi Ravenna (13esima), Parma (15esima) e Modena (16esima). Più giù Reggio Emilia (20esima), Ferrara (24esima) e Forlì Cesena (30esima). Unica fuori dalla top 30 è Piacenza (44esima).