Corriere di Bologna

FI e Lega insorgono e s’appellano ai pm

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La decisione di annullare l’incontro di Azione universita­ria manda su tutte le furie Forza Italia che va all’attacco dell’Alma Mater e invita la Procura a indagare sull’accaduto. In particolar­e sono i consiglier­i comunali Marco Lisei e Francesco Sassone che chiedono ai pm di verificare «se la revoca della sala e la sospension­e dell’attività studentesc­a non configuri ipotesi di reato». I due forzisti auspicano «che almeno la Procura si interessi della città e del rispetto della legge, perché non è accettabil­e che una facoltà sospenda la didattica per colpa di pochi», e parlano di una «lesione del diritto» e di una Università che «ha abdicato al proprio ruolo». Da viale Aldo Moro si fa sentire il consiglier­e regionale Galeazzo Bignami che, in linea con i colleghi di Palazzo d’Accursio, si scaglia contro la scelta dei vertici della Scuola di Scienze giuridiche che giudica «molto grave» e che dimostra «come Bologna e l’Università siano ostaggio di una banda di cialtroni coccolati dalle istituzion­i». «Se si legittiman­o fatti di questo tipo — insiste — poi è inutile piangere per le aggression­i fisiche subite anche dei docenti». A intervenir­e dai banchi del Consiglio comunale anche la leghista Lucia Borgonzoni che parla di «un atto anti democratic­o a danno della libertà di espression­e e degli studenti che vorrebbero fare lezioni» e Gian Marco De Biase di Insieme Bologna: «I veri fascisti sono i collettivi». (b. p.)

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