Le Effe ha cambiato volto: non butta via nulla
La carica di Boniciolli: «Al completo ci divertiremo». La Fortitudo cinica ha iniziato con due vittorie
Vincere senza fare cose straordinarie ma vincere, specie le partite interlocutorie, in paziente attesa dei momenti più importanti che verranno. È una Fortitudo talmente esperta da sapere benissimo come si sta a galla senza sforzo, evitando di perder colpi per strada come succedeva in passato. Anche battere Jesi senza far fuoco e fiamme (37% da tre, 13 perse), solo aspettando che un’avversaria tenace ma cortissima finisse la benzina, è segno di maturità.
«Non abbiamo mai sbandato, abbiamo saputo aspettare che le loro percentuali calassero e ci siamo fidati l’uno dell’altro» applaudiva la sua squadra Matteo Boniciolli domenica sera a Rimini, ricordando nel contempo che metà dei suoi erano mezzi rotti o appena guariti: normale che la forma di oggi non sia brillante, positivo il fatto che comunque arrivino le vittorie. Gandini e Fultz sono rientrati contro Jesi ma hanno visibilmente bisogno di altro tempo, Amici e Chillo dovrebbero rientrare sabato a Ferrara, piccolo derby di basket derubricabile a partita di routine, mezza giornata prima di Bologna-Spal. «Quando saremo al completo il pubblico si divertirà e faremo strada» insiste Boniciolli, che già mette in guardia dalla voglia di riscatto di una Ferrara duramente bastonata a Imola, 26 punti di scarto ed appena 45 segnati, un massacro. La Effe sulla carta è nettamente più forte, ma è solo attraverso la continuità in questo genere di partite che si va lontano nella stagione regolare. È l’occasione per prendere slancio, in campo ed in classifica, visto che poi c’è un’altra partita di scarso richiamo con Orzinuovi domenica 22, la seconda in esilio a Rimini, e sarebbe importante presentarsi con un 4 su 4 alla quinta giornata domenica 29 a Trieste, già uno snodo fondamentale della stagione. La squadra fin qui il suo l’ha fatto, anche contro l’ammirevole Jesi in partita per tre quarti e passa senza il suo centro titolare («Cagnazzo per me già allenatore dell’anno» la omaggia Boniciolli), in una serata che, a parte ricordarci che Mancinelli in A2 può sempre fare la differenza, ha proposto come unica vera novità la ruvida sostanza di Sylvere Bryan, manate e spintoni che potranno venir buoni strada facendo a un gruppo del quale si è sempre detto che l’unico punto interrogativo era quello del 5 titolare. Anche se poi quando c’è stato da vincere la partita, come a Udine, ci ha pensato Alex Legion, che ha preso pure 10 rimbalzi. «Dimostrando di non aver bisogno di tanti palloni, e difendendo forte su Hasbrouck» lo applaude il suo coach. Nei soli ultimi quarti, Legion ha fatto 8 punti al Carnera e 12 a Rimini, spaccando entrambe le partite. Che è poi quello per cui è pagato.