Bombe, Gaza e hip hop I corti sulla Palestina
Il festival Nazra per cinque giorni nelle sale in città
spazi con indumenti differenti che verranno tolti e rimessi. Il giorno dopo toccherà a Cristian Chironi con Eco, performance udibile dall’esterno del palazzo già dalle 12 ma visibile dalle 15. «Dato che sarà molto faticoso anche per la durata — anticipa la Naldi — è possibile che l’artista chieda aiuto a qualcuno del pubblico». In contemporanea Davide Savorani si muoverà tra esercizi corporei e particolari scritture sulle pareti, mentre dalle 17 alle 18 con Circonvolare Sissi proporrà una performance sincopata che permetterà di sentirsi più vicini alle opere dei Carracci. due tranches divise, domani alle 20,30 al Loft Kinodromo di via San Rocco e giovedì alle 20,45 al Cinema Bellinzona. Prima della proiezione dei vincitori delle 5 sezioni previste, in programma venerdì alle 16 al Lumière di Piazzetta Pasolini, mentre le premiazioni ci saranno domenica alle 21,15, sempre al Lumière, all’interno del Terra di Tutti Film Festival. Film drammatici e commedie, documentari e opere d’animazione fra gli oltre 70 corti di autori, alcuni già con candidature agli Oscar, provenienti da tutto il mondo. Selezionati e giudicati da una giuria internazionale comprendente per l’Italia Luciana Castellina e Andrea Adriatico. «È un piccolo lembo di terra da cui però passa tanta della pace nel mondo», dice Casi per spiegare la genesi di un’iniziativa che intende «raccontare la Palestina in modo diverso da quanto facciano i media e a un pubblico più ampio di quello già sensibile alla questione». Fra i 5 vincitori a Bologna ci sarà il giovane Hamdi Al Hroub, regista di Mate Superb, miglior documentario palestinese, che vive nella Gerusalemme Est occupata da Israele dopo la guerra del 1967. Il suo film racconta di come il parkour, disciplina molto amata dai giovani nei centri urbani ma vietata a Gerusalemme dalle autorità israeliane, sia anch’essa divenuta un simbolo di ribellione dei giovani palestinesi.