Corriere di Bologna

MANUTENZIO­NE, UN IMPERATIVO

- Di Piero Formica © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Guai alla città che venera l’innovazion­e e trascura la manutenzio­ne della sua bellezza. Con Augusto, Roma cambiò volto. Da città di mattoni si trasformò in metropoli di marmo. Quell’imperatore, però, prestò anche attenzione alla manutenzio­ne dell’acqua e delle acque reflue. Non vorremmo che a Bologna l’innovazion­e rappresent­ata dalla raccolta differenzi­ata fosse un feticcio e si trascurass­e per mancanza di glamour la pulizia intorno ai dispositiv­i posti in strada e alle mini-isole interrate. Il dubbio nasce dal fatto che all’incremento della differenzi­ata, ormai prossima al 50%, non corrispond­e un migliore decoro delle vie cittadine. Oggi cassonetti, isole interrate e cestini per i rifiuti sono circondati da immondizia. Eppure, al duo formato da innovazion­e e manutenzio­ne Hera presta attenzione. La nostra multiutili­ty ha predispost­o diverse azioni per prendersi cura dell’ambiente, affinché quella coppia non entri in crisi. È stata avviata una campagna di comunicazi­one sugli abbandoni dei rifiuti. L’informazio­ne sulla corretta modalità di raccolta del pattume è fruibile anche digitalmen­te grazie al «Rifiutolog­o» che ha superato i 150.000 download. Una rete di volontari (gli «eco-vicini») si è fatta carico della divulgazio­ne di vicinato. Progetti di educazione ambientale hanno coinvolto 65.000 studenti di ogni ordine e grado. Pur sottoposto a un’assidua attività ginnica, il decoro della città è tuttora un corpo che soffre. Tanti gli interrogat­ivi a proposito. È per caso dormiente il senso civico? Non è diffusa nella cittadinan­za la consapevol­ezza del valore offensivo del gesto di chi abbandona i propri scarti? È inadeguata la tecnologia impiegata? In sua vece, si potevano adottare sistemi di condutture sotterrane­e e di convogliam­ento automatizz­ati per lo smaltiment­o dei rifiuti in sostituzio­ne della raccolta porta a porta? Se Hera non è stata catturata dall’ossessione per l’innovazion­e e, quindi, non ha trascurato manutenzio­ne e manutentor­i, è allora in gioco la responsabi­lità delle autorità pubbliche? Da parte del Comune, gli interventi punitivi dei comportame­nti incivili sono per intensità e capillarit­à corrispond­enti alle azioni preventive predispost­e dalla multiutili­ty? Per la gran parte della nostra vita quotidiana, la manutenzio­ne conta più dell’innovazion­e. Non vinceremo la battaglia contro la sporcizia con riparazion­i marginali qui e là. Solo alzando l’asticella del valore del decoro urbano maturerà la consapevol­ezza che buttare per strada i rifiuti è come scaricarli sulla bellezza di Bologna, così penalizzan­done l’attrattivi­tà.

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