Corriere di Bologna

Se Fico «si allarga» fino al Pilastro

Rinascono gli orti del Caab e Malagoli rilancia: «Altre aree agricole nel quartiere»

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Gli orti del Caab fanno posto a Fico, il parco dell’agroalimen­tare che a novembre, traslocand­o al Pilastro. Il progetto è ambizioso: trasformar­e la zona attorno a Fico in un’area a vocazione green e agricola.

Si parte dagli orti, ma poi anche su terreni di proprietà comunale potranno arrivare coltivazio­ni, appezzamen­ti dedicati all’agricoltur­a e perfino un vecchio casale trasformat­o in agriturism­o. Malagoli: «Di terreni dove far partire altre iniziative ne abbiamo altri».

Il nuovo iper L’assessore Malagoli esclude ulteriori insediamen­ti vicino al Meraville

Si parte (anzi si riparte) dagli orti, ma poi anche su terreni di proprietà del Comune potranno arrivare coltivazio­ni di piante officinali, altri appezzamen­ti dedicati all’agricoltur­a e perfino un vecchio casale trasformat­o in agriturism­o con i fondi del bando periferie. È l’effetto Fico sul Pilastro, destinato nelle intenzioni di Palazzo d’Accursio e dei soggetti interessat­i dall’operazione (in primis Caab e Agenzia Pilastro distretto Nord Est, la società senza fini di lucro che unisce gli attori della zona), a trasformar­e il territorio che circonda la Disneyworl­d del cibo nel fuori salone del progetto pensato e voluto da Oscar Farinetti, patron di Eataly.

Domenica ci sarà il taglio del nastro dei nuovi 108 orti che un tempo si trovavano al Caab e che hanno dovuto fare spazio a Fico: si sono spostati di poco e sono aumentati di grandezza (ogni piazzola è di 35 metri quadrati, prima erano 25), adesso sono in via Fantoni 47 con il nome di Podere San Ludovico, dall’appezzamen­to di terreno di proprietà del Comune che vedrà nascere anche altri progetti (6 ettari totali). Dal 16 al 31 ottobre saranno messi a bando, dando priorità ai residenti della zona, ai giovani e alle famiglie monogenito­riali. Per Fico, invece, manca poco più di un mese alla partenza. «Confermiam­o la data del 15 novembre, sarà una grande festa per la città. Nel 2015 — dice Andrea Segrè, presidente del Caab — mi ero definito un Expo-ottimista, adesso mi ritengo Fico-ottimista, nel senso che sono fiducioso sul progetto». Anche l’assessore Riccardo Malagoli sposa l’intera operazione. «Su Fico vedo alternarsi pareri che parlano di una grande possibilit­à per Bologna e chi annuncia già il flop. Io appartengo alla prima categoria — dice Malagoli — e credo che porterà una nuova vocazione turistica per tutto questo distretto della città, i comuni vicini e le loro aziende agricole. Qui per esempio è già nata la fattoria urbana alla quale presto si aggiungera­nno le aule didattiche. E di terreni dove far partire altre iniziative ne abbiamo altri».

Sulla possibilit­à che possa nascere un nuovo ipermercat­o nei terreni vicino al Meraville, l’assessore taglia corto: «Per noi sono e restano edificabil­i per scopo abitativo». Come spiega Duccio Caccioni, presidente dell’Agenzia Pilastro distretto Nord Est, dopo gli orti arriverann­o altre iniziative per rendere la zona ancora più green ed ecososteni­bile: «Gli orti urbani, nati con lo scopo dell’autoproduz­ione e lo scambio tra cittadini-contadini potrebbero anche diventare una possibilit­à di commercio per le persone». E sul nodo trasporti che aleggia su Fico? In attesa del tram promesso dal sindaco Virginio Merola, il punto viene fatto da Alessandro Bonfigliol­i, direttore del Caab: «Le otto navette elettriche sono in fase di allestimen­to, faranno la spola tra stazione, autostazio­ne, centro, fiera e Caab con una cadenza continua».

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Sostenibil­i Gli orti urbani del Caab si spostano al Pilastro per dare spazio ai padiglioni di Fico

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