Sedici artisti per un’idea sul futuro
Sedici artisti per un’idea di futuro. Si intitola «Imprevedibile, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà» la prima mostra al Centro Arti e Scienze Golinelli. Ispirata da un’idea di Marino Golinelli, è curata da Giovanni Carrada per la parte scientifica e da Cristiana Perrella per la parte artistica, insieme per la settima esposizione, dal 2010, per la Fondazione Golinelli. Il futuro non si lascia prevedere, se non per caso, ma «dobbiamo cercare per quanto possibile di contribuire a crearlo, cercando in quello che accade oggi i semi di quello che potrebbe accadere domani», spiega Carrada. «Abitare l’incertezza è forse una delle cose che gli artisti sanno fare meglio — aggiunge Perrella —, rilevando sensibilità, urgenze e segnali inespressi della loro epoca senza temere la contraddizione, gli errori, lasciando spazio al dubbio, alle molteplici interpretazioni». Lungo il percorso espositivo dialogano opere di artisti italiani e internazionali. Dal disegno murale di Pablo Bronstein all’installazione multimediale sui Big Data di Ryoji Ikeda, dai video di Christian Jankowsi e di Elena Mazzi con la filmaker Sara Tirelli ai poster del collettivo danese Superflex. E ancora si possono ammirare l’installazione Very Yao di Ai Weiwei, l’installazione al neon di Martin Creed, quella con insegne luminose di Flavio Favelli, le sculture di Tue Greenfort fino al tappeto di Martino Gamper.