Corriere di Bologna

Bigon: «Bologna, piano con i voli di fantasia Verdi? Andare in azzurro è sempre positivo»

- Alessandro Mossini

Chiusa con i rientri odierni la lunga parentesi delle nazionali, tutto il Bologna si rituffa in clima campionato: mancano tre giorni alla sfida contro la Spal, con una cornice di pubblico al Dall’Ara che si preannunci­a da vero derby. All’appuntamen­to si avvicina un Bologna euforico, reduce da due vittorie in trasferta consecutiv­e, ma ieri il ds rossoblù Riccardo Bigon ha cercato la via del realismo: «L’inizio di campionato autorizza città e tifosi all’entusiasmo, ma non autorizza noi che dobbiamo stare con i piedi per terra. Se pensiamo di essere già a metà strada o proiettati su scenari futuristic­i non è la strada buona per migliorare, pur senza togliere la capacità di sognare a chi vuole farlo».

Un invito alla calma e a restare tutti sul pezzo, quasi un mantra stagionale che prende ancora più forza ricordando che un anno fa dopo sette giornate il Bologna aveva un solo punto in meno dell’attuale. Forse anche per questo Bigon rinvia i temi dei rinnovi di Donsah e Masina («non ho scadenze»), ma i sorrisi possono aumentare ripensando all’avvio choc contro il Cittadella: dopo quella serata si è visto un Bologna ben diverso. «Non è cambiato qualcosa in particolar­e — spiega Bigon — sempliceme­nte si è visto ciò che stavamo portando avanti dallo scorso anno: capisco che quando professi pazienza e lavoro non hai grande appeal o il messaggio non diverte ma questo è. L’esperienza degli anni passati comincia a farsi sentire, ci sono calciatori più consapevol­i perché hanno avuto risposte sul campo, oltre al lavoro dello staff tecnico e sul mercato: le squadre di calcio progredisc­ono come creature».

I progressi rossoblù saranno testati già domenica, in una sfida che sarà un test di maturità: «Ci aspetta una battaglia» avvisa Bigon, conscio del clima che si respira a Ferrara da settimane. 5.000 tifosi spallini sono in arrivo ed è uno dei temi toccati dal ds nell’analisi della sfida: «L’entusiasmo che vedo da parte dei cugini ferraresi e che leggo nelle loro dichiarazi­oni è pericoloso. Avranno grande seguito di pubblico ma noi siamo in casa: trovare un avversario carico a mille complica la partita, ma la qualità e la forza del Dall’Ara dovrà essere un valore aggiunto per noi».

Chi potrebbe essere un po’ meno euforico è Verdi: il debutto azzurro non è andato come si sperava e in Albania il ct Ventura l’ha mandato in tribuna. Colpe non tutte sue, anzi, e dal ds arriva un incoraggia­mento: «Credo che giocare da titolare una gara di qualificaz­ione mondiale con l’Italia per Simone non possa essere che positivo. E tornato carico dalla Nazionale, ha giocato in una partita in cui molti non sono andati bene e comunque l’obiettivo dell’Italia è stato centrato. Ogni giocatore può staccare un biglietto per la Nazionale o per il Mondiale facendo benissimo con il proprio club».

La rincorsa di Verdi ad una maglia azzurra riparte dunque proprio dalla Spal, gara in cui in avanti si potrebbe rivedere anche Destro. Al numero 10 e a chi sta giocando meno Bigon dedica un ultimo messaggio: «Chi non gioca è giusto che non sia felice, ma è meglio non giocare in squadra che fa bene che in una squadra che fa male. Se prestazion­i e intensità continuera­nno ad essere come finora, chi troverà spazio più avanti potrà inserirsi meglio in una componente che funziona».

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Talento Simone Verdi

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