Corriere di Bologna

Calendario, anche gli studenti contro la Regione

- Claudia Balbi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Anche gli studenti si oppongono al calendario turistico. I diretti interessat­i, sotto la sigla Cseno Uds Bologna, Unione degli studenti, collettivo che riunisce alcuni allievi delle scuole superiori bolognesi, infatti hanno dato il proprio sostegno alla petizione lanciata sul sito Change.org lo scorso 2 ottobre. Chi tra i banchi ci vive si unisce così al coro di voci che contestano la proposta arrivata a fine estate dalla Regione di far scattare, a partire dal prossimo anno scolastico, l’inizio delle lezioni il terzo lunedì di settembre.

Insieme a insegnanti e genitori, arriva una ferma opposizion­e anche dai giovani studenti bolognesi all’idea che per primo lanciò l’assessore al turismo regionale Andrea Corsini, per favorire un altro calendario, quello turistico. «Così avremmo il problema di una settimana in meno nel calendario, quando già adesso ci troviamo a dover correre per poter affrontare i lunghi programmi», spiega in termini pratici le ragioni del sostegno all’iniziativa, Tommaso Zambelli, referente di Cseno-Uds Bologna. A livello ideologico, riflette poi Zambelli: «Che una settimana di scuola valga meno di una settimana turistica, è emblematic­o del valore che si dà di questi tempi all’istruzione». Anche Uds, dunque sostiene la petizione, ieri arrivata a quota 3200 firme, che punta a raggiunger­ne 10 mila entro la fine del mese per chiedere a »Viale Aldo Moro «che l’inizio delle lezioni sia anticipato il più possibile per consentire alle attività didattiche tempi distesi e più interruzio­ni durante l’anno, nonché per garantire i 200 giorni di lezione previsti per legge che possono essere ridotti da eventi come elezioni, ordinanze dei sindaci, calamità naturali». Una petizione il cui sostegno sta aumentando: «Si sta espandendo in tutte le province, in due giorni a Reggio Emilia abbiamo registrato un +49% di firme, lo stesso vale per Parma, mentre a Modena +20%, a Ravenna +15% e +13% a ForlìCesen­a, mentre a Bologna sono aumentate del 10%» spiega soddisfatt­o Bruno Moretto del comitato promotore della raccolta di firme online Scuola e Costituzio­ne. Tra le nuove associazio­ni a sostegno della mozione anti-calendario turistico, oltre agli studenti di Uds, si sono aggiunte anche «Libertà e Giustizia» e Flc Cgil Bologna e Emilia-Romagna. Quella del calendario scolastico non è l’unica battaglia nella quale si impegnano gli studenti delle scuole superiori bolognesi, questa mattina infatti, a partire dalle 9, Cseno – Uds si è dato appuntamen­to in piazza Maggiore per scioperare contro l’alternanza scuolalavo­ro perché «in molti casi si tratta di lavoro non retribuito, senza tutele. È giusto non sia pagato ma deve essere un’esperienza formativa», conclude. Oggi in piazza gli studenti saranno presenti con flash mob e tavoli di lavoro per raccontare le proprie esperienze e «l’alternanza che vorrebbero».

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