Corriere di Bologna

«Il kit è costoso? Tasse e tradizione fissano il prezzo»

Casolari (Macron): «Noi vendiamo solo maglie authentic. Nel Regno Unito vanno le repliche»

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il merchandis­ing sportivo è un settore di crescente interesse caratteriz­zato da curiosità e anomalie, consolidat­e all’interno dei cinque maggiori campionati d’Europa: i kit per i tifosi hanno costi diversi a seconda delle nazioni, come spiegato da un nostro recente approfondi­mento, ma i prezzi dipendono anche dalle strategie dei vari sponsor tecnici. A spiegare la differente politica che anima le varie aziende del settore è Roberto Casolari, direttore Sports Marketing di Macron: «Noi riteniamo molto importante puntare sull’autenticit­à della maglia che si va a comprare e per questo motivo mettiamo in vendita una sola divisa per ogni tipologia, che è esattament­e la stessa con cui i giocatori delle nostre squadre vanno in campo. Produciamo solo la maglia “authentic”». Accade anche per il Bologna, ovviamente, mentre per altri club spesso ci sono due versioni della divisa. Entrambe ufficiali (e spesso il turista va su quella dal prezzo minore), ma diverse tra loro: «In buona sostanza alcune aziende leader del settore per i loro top club forniscono una maglia replica e una maglia authentic identica a quella che vestono i giocatori sul campo, con prezzi generalmen­te ben differenti». Accade per Nike (Barcellona, Inter e Roma, tra le altre) con una differenza che al netto di patch e personaliz­zazioni va dagli 86 euro della Stadium ai 141 della «Vapor», la authentic dell’azienda americana, ed è così anche per Adidas (Real Madrid, Juventus e Milan) con una forbice di circa 30 euro (89,95 e 129,95) tra le due versioni. Macron nel settore è l’ultima arrivata in ordine di tempo (entrò nel 2001, proprio partendo dal Bologna Calcio) ma sta scalando posizioni: per la Uefa è quarta sul mercato europeo dopo Adidas, Nike e Puma, con quest’ultima sempre più vicina. L’azienda di Crespellan­o si è adeguata ai prezzi del settore (la maglia del Bologna costa 82 euro, la media della serie A è 82,8) che peraltro sono in aumento: fa eccezione la Premier League, dove le maglie costano tutte molto meno (60 euro circa di media) che nel resto d’Europa. Infatti, se ne vendono una marea. È il caso anche del Crystal Palace, per restare in famiglia Macron, la cui divisa costa meno di 50 sterline. «Tra Regno Unito e il resto d’Europa c’è una notevole differenza di prezzi e tradizioni — prosegue Casolari — lì i tifosi comprano la divisa quasi ogni anno e si ragiona esclusivam­ente sulle repliche, al di là delle tassazioni diverse». Un delta che a volte riguarda anche le notevoli differenze di prezzo tra gli store online gestiti dai club inglesi e quelli dei supplier, spesso per accordi presi tra le aziende tecniche e le società.

Alcune aziende hanno due versioni della divisa, in Premier è possibile avere prezzi molto più bassi ma non sono disponibil­i le authentic

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