Corriere di Bologna

Palla qui, palla là e gol

I rossoblù segnano con una rapidità inusuale: pochi tocchi per trovare la porta avversaria L’altro dato che fa la differenza: il Bologna è la squadra finora stata meno in svantaggio in serie A

- Alessandro Mossini

Recupero, attacco immediato alla profondità e conclusion­e in porta. È il marchio di fabbrica del Bologna 2017/18, una squadra che fin qui ha segnato un gol a partita (8 in altrettant­e giornate di campionato) e lo ha sempre fatto colpendo gli avversari con rapidità assoluta: pochi secondi dalla palla recuperata al gol, ancora meno nella metà campo avversaria prima di bucare il portiere. Bologna-Spal, in questo senso, ha solo confermato il trend rossoblù: poco meno di tredici secondi per costruire lo splendido gol corale dell’1-0, dal cambio di campo di Verdi allo stop regale di Di Francesco, prima della torre di Palacio per la spaccata di Poli, ancora meno per fabbricare il bis con i soli undici secondi passati dal recupero di Donsah su Schiattare­lla all’autorete di Salamon dopo la cavalcata di settanta metri del ghanese. Non solo: le reti potevano essere quattro e tutte col turbo, visti i 10 secondi passati dal recupero di Verdi allo slalom da standing ovation di Palacio nel primo tempo e i soli 7 secondi che nel finale hanno generato la ripartenza chiusa dalla traversa di Palacio.

El Trenza c’è quasi sempre, nei gol-flash: citofonare Genoa, bucato in dieci secondi da un’area all’altra con la ripartenza di Pulgar, il velo di Destro e il gioiello dell’argentino, o Fiorentina, colpita addirittur­a su calcio d’inizio dopo l’1-0 di Chiesa. Batte Palacio, Poli allarga per Masina, lancio lungo addomestic­ato dall’ex interista, duetto con Taider e 1-1: tutto in soli 11 secondi.

Un gol che a suo modo certifica un primato particolar­e dei rossoblù: il Bologna è la squadra di questa serie A rimasta per il minor tempo in svantaggio, con 46 minuti totali sotto nel punteggio in otto giornate (i 24’ passati dopo lo 0-1 di Zielinski contro il Napoli e i 22 combinati di Firenze). Anche il Napoli, fin qui a punteggio pieno, ha fatto peggio con 66 minuti di svantaggio (41’ contro l’Atalanta e 25’ contro la Lazio) contro i 76 della Lazio, gli 89 della Juventus e i 97 dell’Inter, 45 dei quali al Dall’Ara.

Anche i nerazzurri di Spalletti, che a Bologna hanno perso gli unici punti lasciati per strada fin qui, si sono dovuti inchinare alla legge rossoblù: pallone lavorato da Petkovic e palla nello spazio per Verdi, con break vincente chiuso dal sinistro letale del numero 9 in soli sette secondi.

In fondo, al nuovo Bologna non dispiace per nulla rimanere compatto e un po’ attendista per poi partire a tutta: lo testimonia­no anche i dati riguardant­i il baricentro medio della squadra (46,8 metri), sempre all’interno della propria metà campo in ogni partita. Soprattutt­o così nascono le volate vincenti come quella di Donsah a Benevento (10 secondi tra recupero di Di Francesco, assist di Destro e break a tutto campo simil-Spal del ghanese) o anche azioni più manovrate ma ugualmente rapide: è l’esempio del primo gol stagionale, quello di Di Francesco contro il Torino con uno sviluppo durato 14 secondi. Ma la rapidità e la ricerca della porta emergono anche nel gol di Okwonkwo a Reggio Emilia, con un recupero palla alto su rimessa laterale del Sassuolo, il duetto di Pulgar con Donsah prima del tocco per Petkovic e dell’imbucata del croato che origina la conclusion­e di Palacio e il tap-in del nigeriano: dodici secondi complessiv­i e tre punti in saccoccia.

Game, set, match, ormai per il Bologna una piacevole abitudine.

Meglio del Napoli In 8 partite il Bologna sotto nel punteggio per soli 46 minuti: così ha costruito i successi

 ??  ?? Gruppo I giocatori rossoblù festeggian­o dopo il gol realizzato da Donsah contro la Spal
Gruppo I giocatori rossoblù festeggian­o dopo il gol realizzato da Donsah contro la Spal

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy