«Meno Festa e dipendenti» La dieta del Pd
Il nuovo tesoriere: kermesse più breve, il Parco Nord costa troppo
Quello del tesoriere sarà il ruolo più complesso per un Pd provinciale che deve fare i conti con buchi di bilancio e minori entrate anche per via delle ultime edizioni della Festa dell’Unità. Toccherà a Gianni Grazia, professore in pensione di matematica delle Aldini Valeriani, una vita nel partito. Ma i conti di Via Rivani li conosce meglio di chiunque altro. «Sono stato la spalla degli ultimi tre tesorieri — racconta — e il mandatario di tantissime campagne elettorali».
Grazia, lei non arriva nel momento migliore.
«È vero. La politica costa, bisogna stare attenti alle spese».
Il capitolo più importante riguarderà le Feste.
«Non sono andate tutte male. E al Parco Nord siamo stati sfortunati con il tempo». C’è l’ha già qualche idea? «Serve una riduzione drastica delle attrezzature. Al momento il noleggio ci costa ancora molto. Bisogna ridimensionarle, in particolare quella provinciale. Vanno dimezzati i costi». E come si fa? «Riducendo drasticamente lo spazio del Parco Nord. Cercherò un altro luogo, ci voglio provare almeno, ma non è facile trovarne uno così adeguato e attraente per i cittadini».
Ora dura tre settimane.
«Magari, dura 26 giorni... Troppi, vanno accorciati. Stiamo ammazzando i volontari. Non è giusto tirargli il collo così. Dal mio punto di vista, dovrà durare una decina di giorni in meno».
Un altro costo delicato è quello del personale.
«È già stato ridotto con fatica, e non poco, in questi anni. Bisognerà proseguire». C’è ancora margine? «Tra un mese lo saprò». Il cambio di sede è ancora in agenda?
«Via Rivani è molto grande per le nostre esigenze. Non è facile però per la proprietà, la società Porta Castello, ricollocarla sul mercato. Ci affitta gli altri circoli a costo politico, con lei vogliamo avere un buon rapporto e non lasciarla a piedi. Quindi quando sarà il momento ci trasferiremo alla Casa del Popolo di San Donato. Intanto l’anno prossimo resteremo dove siamo».
Lei ha appoggiato Francesco Critelli, ma la descrivono come super partes.
«È così, sono per l’unità. È stato un congresso vero e questo è il lato positivo. Poi ci sono stati toni sopra la righe più o meno da parte di tutti. Ma per me Critelli, Licciardello e Rizzo Nervo sono tutti e tre dei compagni».
Resteremo in via Rivani finché la proprietà, che ci affitta altri circoli a costo politico , non troverà un sostituto