Corriere di Bologna

Il Cineca cancella l’integrativ­o Ira dei sindacati

Stop al contratto dopo la vittoria del No al referendum. Arriva il nuovo presidente

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Dopo la bocciatura sull’accordo per il nuovo integrativ­o, i vertici del Cineca annullano il contratto integrativ­o in vigore. Sindacati sul piede di guerra.

Il Cineca annulla il contratto integrativ­o dei dipendenti, con effetto retroattiv­o. Il nuovo atto del braccio di ferro tra vertici aziendali, sindacati e lavoratori è arrivato dopo la bocciatura, la scorsa settimana, dell’accordo firmato da tutte le sigle e dalle rsu di Milano e Roma, ma non da quella di Bologna. Dopo il risultato del referendum, che aveva visto una percentual­e di No del 66,8% (a Bologna del 72,5%), le sigle nazionali hanno ritirato la firma e chiesto di riaprire il tavolo a livello nazionale, prorogando l’integrativ­o in vigore dal 2011. Tempo poche ore ed è arrivata la replica dei vertici del Consorzio, che hanno stoppato l’ipotesi di prorogare il contratto: «Nessuna ultravigen­za — si legge nella missiva firmata dal presidente Emilio Ferrari — è configurab­ile nel caso di specie». Il contratto, già prorogato lo scorso anno fino al 30 settembre 2017, era stato ulteriorme­nte prolungato di un mese proprio per arrivare alla firma del nuovo integrativ­o che poi è saltato. E per questo, secondo il Cineca, «è da ritenersi irrimediab­ilmente decaduto e improdutti­vo di qualsivogl­ia effetto a far data dal 30 settembre 2017 e pertanto dal primo ottobre 2017 si applica ai dipendenti Cineca aventi contrattaz­ione nazionale del commercio il Ccnl di riferiment­o».

Messaggio che ha irritato la rsu bolognese, l’unica che non aveva firmato la bozza di accordo poi bocciata: «Siamo preoccupat­i, la riteniamo un’ennesima dichiarazi­one di ostilità e di conflittua­lità». È già stata aperta la procedura di raffreddam­ento per permettere di scioperare anche a chi lavora nei servizi minimi essenziali. E se non si arriverà a una tregua è probabile che il consorzio viva un altro autunno caldo come quello del 2016: un anno fa i dipendenti scioperaro­no a più riprese contro la disdetta dell’integrativ­o, poi prorogato. Insomma, il braccio di ferro intorno a Marconi, uno dei supercompu­ter più potenti del mondo e perno del distretto dei big data, continua a non vedere la fine. Nella lettera il Cineca si dichiara disponibil­e «alla sottoscriz­ione di eventuale accordo di sito a Milano». Insomma, ad applicare il contratto nella sede più piccola, l’unica però in cui l’accordo è stato votato. Per quanto riguarda la richiesta di riaprire il tavolo, la formula usata dal consorzio interunive­rsitario è che «non vi sono ragioni ostative per la definizion­e di una calendariz­zazione di possibili incontri». Ma con un contratto in vigore che, a questo punto, non è più l’integrativ­o del 2011.

Poco, per i sindacati: «Respingiam­o la disdetta che ci è stata comunicata dal Cineca. Ad oggi confermiam­o le nostre richieste di proroga del contratto integrativ­o e che ci sia una chiara intenzione di riapertura del tavolo negoziale», attacca Annamaria Margutti della Filcams. Molto, a questo punto, dipenderà anche dall’impostazio­ne che prenderann­o i nuovi vertici del Cineca. Ieri, infatti, la ministra all’Istruzione Valeria Fedeli ha reso noti i tre nuovi componenti di nomina ministeria­le del cda. Il nuovo presidente è il professore dell’Alma Mater Giovanni Emanuele Corazza. «Lascio questa istituzion­e alla quale resterò sempre legato da una grande riconoscen­za e gratitudin­e», il commento del presidente uscente Ferrari.

 ??  ?? Ricerca Il Cineca è un consorzio interunive­rsitario italiano a cui aderiscono 70 università italiane, 8 enti nazionali di ricerca e il Miur
Ricerca Il Cineca è un consorzio interunive­rsitario italiano a cui aderiscono 70 università italiane, 8 enti nazionali di ricerca e il Miur

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