Corriere di Bologna

La pace armata tra partito e Palazzo e la sottile linea rossa delle elezioni

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Lo spartiacqu­e L’esito delle Politiche determiner­à la tenuta dei rapporti tra Via Rivani e il sindaco

Durante la proclamazi­one dell’assemblea, il neoeletto segretario Francesco Critelli si è attardato al bar dell’Arci Benassi con il sindaco Virginio Merola, tra strette di mani, abbracci e sorrisi alle telecamere. Un gesto necessario per entrambi, dopo il duro (e per certi versi inedito) scontro nei giorni caldi del congresso. Trattasi però non di vera pace ma di tregua armata, che porta una precisa scadenza. Qualche scoria del congresso si vedrà già nelle prossime settimane in Consiglio comunale, dove c’è un gruppo dem spaccato tra chi ha sostenuto Luca Rizzo Nervo (undici consiglier­i) e chi Critelli o il renziano Piergiorgi­o Licciardel­lo (dieci in totale). Ma la data che farà da spartiacqu­e nei rapporti tra sindaco e segretario sarà quella delle elezioni politiche che si terranno, salvo imprevisti, in primavera.

Il risultato delle urne riguarderà in qualche modo anche Bologna. Se dovessero vincere le destre, difficilme­nte si muoverà una foglia. Il vento populista può arrivare ovunque, anche a Palazzo d’Accursio. A maggior ragione dopo le ultime Amministra­tive dove la Lega ha portato al ballottagg­io Merola. Ma se l’esito del voto premiasse nuovamente le larghe intese, allora il segretario Pd potrebbe davvero pensare che è arrivato il momento opportuno per staccare la spina al sindaco. Una mossa rischiosa, da spiegare bene agli elettori, ma di certo meglio di un fine mandato all’insegna di una dolorosa coabitazio­ne tra Via Rivani e Palazzo d’Accursio.

Solo in questo scenario entrerebbe in campo il nome di Gian Luca Galletti. Che il ministro dell’Ambiente abbia un grande sogno e che quel sogno sia diventare il sindaco della città in cui nato, è risaputo. Che avrebbe voluto farlo già alle ultime elezioni, pure. Che davanti alla prima seria opportunit­à ci riproverà, è facile prevederlo. Ecco, l’ipotesi di un voto anticipato potrebbe essere una buona chance. I rapporti tra lui e Critelli sono ottimi, così come lo sono quelli con il governator­e Stefano Bonaccini.

D’altronde l’ex assessore di Guazzaloca stima Matteo Renzi e ne condivide buona parte della linea politica. Non è iscritto al Pd, ma non è detto che fra un paio di anni ciò sia ancora un limite. Sposterebb­e l’asse al centro, altro elemento che a seconda dei punti di vista può essere interpreta­to come un punto di forza o di debolezza. Di sicuro il suo nome sarebbe di assoluta discontinu­ità con la stagione Merola. Starà al nuovo Pd uscito dal congresso decidere quale strada percorrere nei prossimi anni.

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