Fortitudo e Trieste in campo senza Cinciarini e Tim Bowers
Il successo di una squadra passa spesso per gerarchie definiti e, soprattutto, per il rispetto di queste. Un aspetto sul quale la Virtus sembra già a buon punto. Mettere gli uomini giusti al posto giusto è una condizione fondamentale e il club bianconero sembra aver fatto centro ancora una volta, proprio come nella scorsa stagione. Domani arriverà un bell’esame da questo punto di vista, con la sfida ai campioni d’Italia della Reyer Venezia, ancora imbattuti in campionato. E sarà da verificare la possibilità o meno di Alessandro Gentile di scendere in campo.
Ieri l’ala della Segafredo ha svolto buona parte dell’allenamento con i compagni, la situazione resta sotto controllo ma le parole del presidente Alberto Bucci a Radio Bologna Uno («Ci sarà al 99%») inducono all’ottimismo.
Uomini giusti al posto giusto, si diceva. Le figure chiave, nell’attuale struttura di squadra, sono Oliver Lafayette e Marcus Slaughter. Presi perché ritenuti funzionali al gruppo che si stava creando e non per essere le stelle della squadra, dalla loro capacità di adattarsi e recepire questo messaggio sarebbe passato il destino della stagione. L’inizio è stato subito incoraggiante. Entrambi hanno vinto molto nelle varie fermate precedenti in
Fanno la conta degli assenti, Fortitudo e Trieste, attese domani a una sfida che rappresenta probabilmente il clou della prima metà della stagione, alla quale però entrambe arrivano in condizioni precarie. Più no che sì Daniele Cinciarini, il pesarese non si è ripreso dalla botta all’osso sacro rimediata contro Orizinuovi e quasi certamente l’Aquila dovrà farne a meno. Ma l’Alma non sta meglio, anzi: è di nuovo rotto Tim Bowers (si parla di un mese e mezzo di tempo per riaverlo, i triestini cercano un sostituto a gettone, ma soltanto per le prossime settimane), mentre è atteso al rientro Daniele Cavaliero il quale, però, è fermo da circa un mese per una «scavigliata» patita durante la supercoppa di settembre. L’appuntamento di domani resta comunque ghiotto, con PalaTrieste che si avvia verso l’esaurito nonostante l’orario, palla a due a mezzogiorno con la diretta tv di Sportitalia. Oggi intanto la Fortitudo riapre il suo Temporary Store, allo Shopville Gran Reno di Casalecchio (stesso spazio dell’anno scorso) che affiancherà fino a Natale il tradizionale Fortitudo Point di via San Felice. per quanto ambiziosa, poteva non essere automatico. Lo era per chi li conosce bene e le referenze ricevute dagli uomini mercato bianconeri sono state rispettate.
Alessandro Gentile e Pietro Aradori sono le stelle riconosciute di questa squadra, i giocatori ai quali sono concesse licenze poetiche per andare fuori dallo spartito grazie al loro talento individuale. Lafayette e Slaughter dovevano essere due collanti, capaci di giocare assieme a loro, facendo magari un lavoro oscuro ma fondamentale per il risultato finale.
Esattamente quello che è successo fino a questo momento. Nessuno dei due americani reclama le luci del palcoscenico e nessuno dei due che faccia un passo indietro.
Lafayette ha timbrato le ultime vittorie con le giocate vincenti sia nel quarto periodo di Pesaro sia in quello di domenica contro Sassari. Canestri, letture, passaggi, difesa e recuperi: un campionario completo.
Slaughter è un lungo che potrebbe mettere insieme numeri offensivi molto più corposi, ma non è quello di cui la squadra ha bisogno. Vede pochi palloni, ma le sue giocate dinamiche, l’atletismo e la presenza difensiva lo rendono importante come se segnasse 20 punti a partita.
Intanto, il fronte mercato continua a essere battuto e la sensazione è che il club stia stringendo il cerchio per l’assalto definitivo. Un profilo che viene valutato attentamente è quello di Derek Willis, rookie ventiduenne uscito da Kentucky. Si tratta di un giocatore dal buon tiro da tre, capace quindi di aprire il campo, e con un discreto atletismo per dare una mano a rimbalzo. Non un crac, ma un prospetto sul quale si può lavorare sicuramente.