Fortino PalaDozza La Effe si ritrova davanti a Saputo
Boniciolli: «Partita vinta con la testa. Chi parla di lista di mercato mente per destabilizzarci»
Una partita così, con l’avversaria che risale dal -20 al -4 quando manca una vita alla fine e sembra aver più birra in corpo, la Fortitudo dell’anno scorso l’avrebbe persa. Ne è sicuro Matteo Boniciolli, che applaude: «Una squadra mentalmente solida, che sta lì con pazienza, lotta, prende 47 rimbalzi contro l’avversaria atleticamente più forte del campionato. Non era facile, venendo da una brutta sconfitta. Che però rimane un episodio, uno solo, in una stagione da cinque vinte su sei con i mille guai che sappiamo, e la condizione che manca: per questo e solo per questo subiamo rimonte, come era già successo con Orzinuovi».
Da applaudire c’è anche la difesa «che passa dai 99 punti subiti di Trieste ai 62 contro una Verona a cui fare i complimenti, io so bene cosa vuol dire allenare i giovani, non sbragare e tornare sotto qui conto di noi e segno di grande solidità. Società, piazza, strutture sono da A, come noi, come Trieste e Treviso, ma molte di queste sono destinato a fallire l’obiettivo. Ma partite come questa, per intensità e proposte tattiche, valgono il livello superiore, ne sono certo. Poi c’è il partitone di Pini, che va chiudere un fronte che in realtà forse non è mai stato aperto, quello del mercato. «Non c’è mai stata nessuna lista della spesa — tuona il coach triestino — come ho invece letto dopo Trieste. Chi lo sostiene mente sapendo di mentire. C’è al contrario una società che, dopo un -25 doloroso ma che non decide nulla, non ha fatto drammi ed è rimasta vicina alla squadra e all’allenatore. Non darò più spazio e attenzione agli haters e a chi vuole solo destabilizzare il lavoro di tanti professionisti».
Il presidente Pavani, in parterre seduto accanto all’ospite d’onore c’è Joey Saputo, applaude anche lui un paio di giocate Mancinelli-Pini, i momenti più spettacolari della serata.
«Mancio vede il gioco prima degli altri — commenta l’eroe di giornata Giovanni Pini — e si sa, passa la palla da dio. Stargli accanto non può che dare vantaggi, io cerco di stare sveglio e approfittarne». Ma se Pini è questo, allora la Fortitudo è a posto anche sotto? «Lo so che ci sono state critiche, verso di me e tutto il reparto, ma ci sta, fa parte del gioco. Siamo a Bologna, si pretende il massimo, poi non sempre si riesce a darlo. Ma restando sereni si ottiene di più».
Pini Giocare con Mancinelli rende le cose facili, io cerco di approfittare Le critiche fanno parte del gioco, dalla Effe si pretende il massimo