Corriere di Bologna

Diventar mamma Con l’epilessia

Al Centro epilessie dell’Istituto delle scienze neurologic­he dal 2011 opera un ambulatori­o totalmente dedicato a queste gravidanze Ad oggi sono state trattate 150 donne provenient­i da tutta Italia

- di Ilaria Cataldo

La gravidanza rappresent­a un periodo molto delicato in cui sono spesso presenti dubbi e paure, ma anche un tema intorno a cui ruotano molte credenze e falsi miti: nel caso di donne con diagnosi di epilessia o in cura con farmaci antiepilet­tici, ad esempio, la leggenda preclude categorica­mente la maternità. Oggi non solo ci sono molte evidenze scientific­he che sfatano questo mito ma è altresì possibile trovare servizi dedicati a questo tipo di esigenza.

All’interno del Centro Epilessie dell’Istituto delle Scienze neurologic­he al Bellaria è nato nel 2011 un ambulatori­o totalmente dedicato alla gravidanza in donne trattate con antiepilet­tici, in seguito alle esigenze, testimonia­nze e desideri raccolti negli anni precedenti. Ad oggi sono state seguite più di 150 gravidanze, con una media di circa 25 all’anno, accogliend­o non solo donne provenient­i dalla provincia, che costituisc­ono metà del bacino di utenza, ma anche delle città e regioni limitrofe.

«La gravidanza per donne in cura con farmaci antiepilet­tici è assolutame­nte possibile — spiega Barbara Mostacci, epilettolo­ga, ricercatri­ce dell’ambulatori­o e responsabi­le della commission­e Epilessia e genere della Lega italiana contro l’epilessia — ed è utile erogare prestazion­i con specifiche competenze». L’offerta spazia da consulenze nel momento in cui si vuole programmar­e la maternità, per fornire una panoramica sull’intero percorso, a vari controlli durante la gestazione e nel postpartum. Molta attenzione è dedicata al dosaggio e monitoragg­io della terapia farmacolog­ica: «Nelle diverse fasi, dal concepimen­to all’allattamen­to, il corpo assorbe e metabolizz­a i medicinali in modi diversi, è importante poter garantire una copertura, tutelando allo stesso tempo la salute della madre e del feto». Partire già nel momento in cui la gravidanza viene programmat­a aiuta a ridurre il rischio, genericame­nte basso seppur lievemente aumentato rispetto alla popolazion­e normale, di malformazi­oni e difetti congeniti.

Al fine di garantire un controllo a trecentose­ssanta gradi, l’ambulatori­o collabora con equipe di ginecologi dell’ospedale Maggiore e del Sant’Orsola non solo per le ecografie nella fase prenatale ma anche per fornire indicazion­i sul parto, al fine di ridurre i livelli di stress nella madre che potrebbero esitare in una crisi epilettica. Per quanto riguarda il post-partum, l’équipe richiede un maggiore coinvolgim­ento del partner, soprattutt­o per quanto riguarda i risvegli notturni, e consiglia l’allattamen­to con latte materno, in quanto studi hanno dimostrato effetti a lungo termine nei bambini nutriti al seno anche in donne che assumono farmaci antiepilet­tici.

Sempre in merito alla ricerca scientific­a, l’ambulatori­o aderisce e contribuis­ce come centro reclutator­e per il registro internazio­nale Eurap, che coinvolge più di 40 Paesi nel mondo, e che al momento raccoglie informazio­ni su più di 20.000 gravidanze di donne che assumono una terapia antiepilet­tica. Inoltre, sono state portate avanti ricerche per approfondi­re la correlazio­ne tra farmaci e malformazi­oni nel bambino o altri problemi fetali, con la prospettiv­a futura di estendere lo studio ad altre regioni e pianificar­e del followup nei bambini a distanza di anni.

Le collaboraz­ioni del centro però non afferiscon­o solo al campo medico e scientific­o, l’attenzione è rivolta anche ai cittadini che manifestan­o ancora qualche perplessit­à, grazie alla comparteci­pazione delle associazio­ni locali: «Stiamo cooperando con l’AEBO per l’avviamento di gruppi di utenti, per incentivar­e il dialogo e il confronto attraverso le testimonia­nze di donne già seguite e che hanno portato a termine la gestazione e quelle che ne manifestan­o il desiderio, per evitare che si privino dell’esperienza, spesso minata da disinforma­zione e da timori».

Mostacci La gravidanza in chi prende antiepilet­tici è possibile Occorre dosare i farmaci tutelando la salute della madre e del feto

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Al Bellaria Il Centro Epilessie fa parte dell’Istituto di scienze neurologic­he
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