Curare i tumori bloccando fattori di crescita e recettori
Le cellule dei tumori si moltiplicano quando non devono. In tutti gli organismi multicellulari, come il corpo umano, il numero di cellule di ogni tessuto ed organo è regolato con precisione, sia da meccanismi interni della cellula che da ormoni e fattori di crescita prodotti in altre parti del corpo. Abbiamo tessuti come la pelle in cui la moltiplicazione cellulare è continua, altri in cui è ciclica, come all’interno dell’utero, altri ancora che normalmente non proliferano, ma possono farlo in caso di danno, come il fegato. Nei tumori c’è sempre qualche alterazione della regolazione della moltiplicazione cellulare: alcuni si fabbricano da soli i fattori di crescita (diventano «autocrini»), altri hanno recettori mutanti che inviano segnali anche quando il fattore di crescita non c’è. Ogni tipo di tumore ha alterazioni specifiche, che possono essere bersaglio di farmaci mirati a bloccare selettivamente la moltiplicazione di quelle cellule tumorali, come già avviene nella cura dei tumori del colon e della mammella. Di recente un farmaco contro il recettore PDGFRa si è rivelato efficace contro i sarcomi delle parti molli, in cui mancavano progressi da molti anni. Giustamente le agenzie del farmaco hanno subito aperto le porte alla nuova cura, richiedendo però la conferma dei risultati in più ampie sperimentazioni cliniche.
*Commissione Consultiva Strategica