Corriere di Bologna

Curare i tumori bloccando fattori di crescita e recettori

- Riccardo Renzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le cellule dei tumori si moltiplica­no quando non devono. In tutti gli organismi multicellu­lari, come il corpo umano, il numero di cellule di ogni tessuto ed organo è regolato con precisione, sia da meccanismi interni della cellula che da ormoni e fattori di crescita prodotti in altre parti del corpo. Abbiamo tessuti come la pelle in cui la moltiplica­zione cellulare è continua, altri in cui è ciclica, come all’interno dell’utero, altri ancora che normalment­e non proliferan­o, ma possono farlo in caso di danno, come il fegato. Nei tumori c’è sempre qualche alterazion­e della regolazion­e della moltiplica­zione cellulare: alcuni si fabbricano da soli i fattori di crescita (diventano «autocrini»), altri hanno recettori mutanti che inviano segnali anche quando il fattore di crescita non c’è. Ogni tipo di tumore ha alterazion­i specifiche, che possono essere bersaglio di farmaci mirati a bloccare selettivam­ente la moltiplica­zione di quelle cellule tumorali, come già avviene nella cura dei tumori del colon e della mammella. Di recente un farmaco contro il recettore PDGFRa si è rivelato efficace contro i sarcomi delle parti molli, in cui mancavano progressi da molti anni. Giustament­e le agenzie del farmaco hanno subito aperto le porte alla nuova cura, richiedend­o però la conferma dei risultati in più ampie sperimenta­zioni cliniche.

*Commission­e Consultiva Strategica

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