Corriere di Bologna

Nasce il partito delle biciclette Contro il sindaco e la sua crociata

L’assemblea permanente: «Il Comune fa demagogia»

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo la pioggia di multe ai ciclisti indiscipli­nati gli utenti delle due ruote si organizzan­o. Giovedì, alla velostazio­ne Dynamo, la prima assemblea. Si punta ad eliminare i sensi unici per le bici in tutto il centro.

Il «partito della bicicletta» lancia la sfida al «risveglio civico» promosso dal sindaco Virginio Merola e a quella che continuano a considerar­e una «crociata contro i ciclisti e non contro tutti i comportame­nti pericolosi e scorretti in città». Giovedì sera, alla velostazio­ne Dynamo, punto di riferiment­o per le due ruote bolognesi, si è riunita la prima «Assemblea generale ciclismo urbano» che si pone come obiettivo quello di mobilitare i ciclisti con una strategia unitaria, «un movimento rappresent­ativo e responsabi­le per costruire una città più vivibile».

Come prima battaglia da vincere viene invece avanzata l’ipotesi di proporre all’amministra­zione l’introduzio­ne in tutto il centro storico del doppio senso ciclabile, partendo da via Guerrazzi (e come già avvenuto in via Petroni), come suggerito dall’ex assessore alla Mobilità e consiglier­e del Pd, Andrea Colombo, in prima fila nel contrastar­e il giro di vite dell’amministra­zione nei confronti dei ciclisti. L’esito del primo summit della neonata assemblea è stato sintetizza­to in una nota di Salvaicicl­isti, da subito polemica verso le multe che sono iniziate a fioccare nelle ultime due settimane contro le bici contromano o sotto i portici. Un «eccesso di zelo» da parte dei vigili urbani, condiviso da Colombo e — secondo i sostenitor­i delle due ruote — non indirizzat­o con lo stesso impegno verso gli automobili­sti indiscipli­nati. Da qui la necessità di fare fronte comune tra tutte le associazio­ni e gli amanti dei pedali e poter così rivendicar­e le proprie battaglie. «Sentiamo l’esigenza di riportare il dibattito cittadino al fulcro dei problemi che affliggono la mobilità bolognese, a partire dagli sforamenti di pm10 — scrive Salvaicicl­isti —. Oppure pensiamo all’aumento di morti tra pedoni e ciclisti. Per questo disapprovi­amo l’operazione demagogica del Comune, che non si prende cura delle ciclabili e non combatte la sosta abusiva».

Nei giorni scorsi l’amministra­zione aveva fatto un primo bilancio della campagna contro i maleducati urbani: 144 i verbali elevati ai ciclisti in due settimane contro i 91 degli automobili­sti bloccati mentre parlavano al telefonino. «Non ci stiamo alla rappresent­azione dei ciclisti come selvaggi — sottolinea l’associazio­ne —. Accostare sanzioni e risveglio civico induce solo alla contrappos­izione tra gli utenti della strada, che fa male alla città, Ma come cittadini ed elettori possiamo assicurare che fa male anche all’amministra­zione. Ricordiamo inoltre che se quel 10% di bolognesi che si spostano abitualmen­te in bicicletta decidesse di usare l’auto, la congestion­e delle strade e dell’aria raggiunger­ebbe picchi di invivibili­tà». Per questo viene rilanciata la proposta di lavorare al doppio senso ciclabile in centro. L’idea di Colombo su via Guerrazzi aveva visto un’apertura timida da parte di Merola, che aveva rimandato la discussion­e al Piano urbano sulla mobilità sostenibil­e (Pums) in corso di realizzazi­one. Così come il dibattito in Consiglio si era acceso sulla possibilit­à di modificare la Consulta della bici in un organo più indirizzat­o a tutti i problemi della mobilità.

 ??  ?? Sotto i portici Un ciclista che viaggia sotto i portici in strada Maggiore: è uno dei comportame­nti più nel mirino di Palazzo d’Accursio
Sotto i portici Un ciclista che viaggia sotto i portici in strada Maggiore: è uno dei comportame­nti più nel mirino di Palazzo d’Accursio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy