La Matteiplast ha perso Viva la Matteiplast
Matteiplast ko in Toscana ma ancora in vetta. A Bologna nessuno come loro
Il settebello non è riuscito. Sabato sera la Matteiplast — con la pesante assenza della Tassinari — ha perso 84-73 sul campo di San Giovanni Valdarno: niente settima vittoria su altrettante partite, ma l’onorevole caduta non cancella lo strepitoso inizio di stagione delle ragazze del presidentissimo Gianfranco Civolani, tuttora in testa alla classifica proprio insieme a San Giovanni e ad Empoli.
Il Civ non fa drammi per una sconfitta che aveva quasi pronosticato: «Ci sta, la promozione in fondo non è tra i programmi della società per motivi ben noti. Siamo una squadra che vale i primi sei posti del campionato, se arriviamo quinti io sono contento». L’estate del Progresso griffato Matteiplast è stata abbastanza calda, con quella promozione conquistata sul campo e naufragata per carenza di risorse, nonostante appelli e ricerche di fondi. Il club però si è iscritto nuovamente alla A2 e l’inizio è stato folgorante: «È stato un avvio nettamente migliore di quanto mi attendessi — spiega soddisfatto il Civ — forse perché consapevole di avere una squadra più debole dello scorso anno ho deciso, per la prima volta, di puntare su un grande allenatore che sta facendo bene». Ovvero Giancarlo Giroldi, ex coach di Crema e Broni, volto noto del basket rosa che sta conducendo la nuova Matteiplast che rispetto ad un anno fa ha perso ben tre giocatrici del quintetto, ovvero Mini, Cadoni e Franceschelli, ma ha trovato maggior seguito e antiche certezze. «Le ragazze si impegnano allo stremo e nonostante il dolore per non poter giocare in A1 stanno lavorando stupendamente», analizza il Civ, che veleggia verso i 55 anni di presidenza e ultimamente è stato un po’ meno presente del solito per qualche problema di salute. «Ci vorrà un po’, ma appena mi metterò a posto tornerò più assiduamente».
Intanto, il presidente è conscio del fatto che in campo continuano ad andare dieci amiche, prima che dieci giocatrici: «Anche per questo al mercato di gennaio non farò nulla. Non solo per questione di soldi, ma anche perché inserire nuove giocatrici potrebbe alterare equilibri e rapporti che stanno funzionando molto bene». L’unica amarezza di questo avvio di stagione è stata l’esclusione dalle premiazioni della Fip Emilia Romagna che sono andate in scena sabato, dove è stata ignorata la cavalcata della squadra dello scorso anno. Il Civ ha fatto spallucce a modo suo («non l’ho capita, ma non me ne frega nulla») per una scelta dovuta alla rinuncia estiva alla promozione, ma tifosi e giocatrici ci sono rimaste male. Il pensiero del gruppo lo sintetizza una delle veterane, Federica Nannucci: «È una cosa che non si spiega. Al di là del fatto che abbiamo dovuto rinunciare alla promozione, dietro a tutto c’era il lavoro di un gruppo che ha sudato, gioito e pianto. Non riconoscere tutto questo è assurdo». Una piccola ombra che non cancella le vittorie di questo inizio di stagione e la consapevolezza di essere ancora una big, per quanto con caratteristiche diverse rispetto ad un anno fa. «Tutti sapevano che avevamo perso pezzi importanti — prosegue Nannucci — e questo inizio non era affatto scontato, ma siamo al di sopra delle aspettative: una buona parte di merito va al nuovo coa- ch che ha trovato il modo giusto per farci ripartire dopo l’estate che abbiamo vissuto. E poi siamo state brave anche noi, giocatrici e amiche».
Proprio amicizia è la parolachiave di questa Matteiplast, così come quella passata e vincente. Un rapporto di ferro tra le ragazze che vanno in campo, come svela la playmaker bolognese: «Essere amiche è fondamentale, negli ultimi anni abbiamo condiviso davvero tutto, in spogliatoio e nella vita. Spesso la sera usciamo insieme, in estate nei momenti difficili del club eravamo sempre in contatto telefonico: questo sentimento ci permette di affrontare anche i momenti più difficili senza spaccarci». Il resto lo fa il tifo, aumentato rispetto ad un anno fa: «C’era gente fuori dalle vetrate del Cierrebi, qualcuno lo abbiamo conquistato — sorride Nannucci —. Se tanta gente ha aperto gli occhi mi fa piacere: tra questo e l’estate da protagonista della Zandalasini, che può incentivare tante ragazzine alla pratica, magari le aziende vorranno investire maggiormente sul basket femminile». Questo gruppo di atlete ed amiche lo avrebbe meritato già qualche mese fa.
Un avvio nettamente migliore di quanto mi attendessi Forse perché sapevo di avere una squadra più debole dell’anno scorso, ho deciso di puntare su un grande allenatore