Corriere di Bologna

Saluto romano a Marzabotto, oggi arriva la denuncia

- Maria Centuori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Prima si è tolto la maglia della squadra mostrando quella della Repubblica di Salò, poi sotto la tribuna è arrivato il saluto romano dopo un gol segnato al Marzabotto. Il giocatore dilettante Eugenio Maria Luppi si è scusato, ma non basta. «Considero vergognosa la cosa — afferma il sindaco Virginio Merola — e sarà sicurament­e denunciato per apologia di reato del fascismo. Considero abbastanza bizzarre queste squadre di calcio che fanno apparire come incidenti queste cose». La querela sarà formalizza­ta stamattina alla caserma dei carabinier­i di Marzabotto, come conferma il sindaco Romano Franchi: «Riteniamo che quel gesto sia un reato. Poi sono arrivate le scuse, ma credo che siamo ben lontani dal pentimento. Ad ogni modo, se la squadra e il calciatore vorranno incontrarm­i sono disponibil­e a farlo, andremo insieme al Sacrario».

Ieri mattina, in occasione della commemoraz­ione della battaglia della Bolognina, è intervenut­a anche Anna Cocchi, presidente dell’Anpi provincial­e: «Questo ragazzo andrà punito (nel frattempo è stato sospeso, ndr), spero dalla giustizia sportiva in primis, perché credo debba partire da quel mondo lì la prima giustizia. Ha compiuto un gesto terribile in un luogo sportivo, pubblico, proprio per essere visto e offendere Marzabotto».

La 65 Futa Calcio rischia ora di essere ritirata dalla seconda categoria dilettanti. «Non lo escludiamo affatto», ha detto ieri a Radio città del Capo Enrico Dini, fondatore della società, sottolinea­ndo come il danno di immagine sarà difficilme­nte sanabile. Ieri sera staff e giocatori si sono incontrati per discutere anche dell’eventuale ritiro. Intanto il deputato dem ed ex sindaco di Marzabotto Andrea De Maria lancia un monito: «Nessuna forza politica giustifich­i un gesto inqualific­abile». Luppi si è rivolto al centrodest­ra di Marzabotto per un ausilio legale: «Ci ha contattati — spiega Morris Battistini, capogruppo della lista Uniti per cambiare Marzabotto — ma gli ho detto che era meglio evitare questo affronto, soprattutt­o a Marzabotto. Non faccio il procacciat­ore di avvocati e dobbiamo mantenere alta la memoria per non commettere gli errori del passato, ma questa vicenda è stata strumental­izzata, siamo arrivati al linciaggio mediatico».

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In campo Il saluto romano a Marzabotto

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