Corriere di Bologna

Bestialità su Internet Tifosi rossoblù insultano Krafth

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Un post su Instagram per festeggiar­e la qualificaz­ione al Mondiale: nella nottata di San Siro il terzino del Bologna Emil Krafth ha celebrato così il passaggio del turno ai danni dell’Italia, pubblicand­o una foto amatoriale (in alto si vede anche il dito del fotografo sull’obiettivo) della squadra festante sul prato a fine partita e la scritta «Russia 2018» con due bandiere svedesi. Tutto molto normale, se non fosse che il giocatore rossoblù ha dovuto fare i conti con la pletora di webeti che ormai infesta Internet, pronta a vomitare fiele e insulti sui social verso chiunque: oltre 150 commenti sotto alla foto e, al netto di qualche compliment­o e di qualche battuta simpatica («Ti perdono se segni 10 gol in campionato»), gli insulti si sprecano. E quel che è peggio, buona parte di questi arrivano da stupidi made in Bologna: auguri di infortunio, commenti di chi gli contesta un mancato rispetto all’Italia (pur essendo il post tutt’altro che irriverent­e), contumelie sparse sottolinea­ndo le prestazion­i negative con i rossoblù, persino un epiteto omofobo e una promessa di «farlo cacciare dal Bologna». Un campionari­o di bestialità imbarazzan­ti: forse a certa gente — compresi quelli che a San Siro hanno fischiato l’inno svedese — stare a casa dal Mondiale poi tanto male non fa.

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