«La violenza sulle donne e quell’associazione che fondai venti anni fa»

«Era il 1997 o il 1998, il sindaco era Valter Vitali ed io ero presidente del quartiere Savena e c’era uno che andava in giro a molestare le donne: i giornali lo chiamavano il mostro del Fossolo, lo cercava la polizia. Io, insieme ad altri, decisi di scrivere una lettera aperta ai cittadini per dire che ci dovevamo impegnare tutti soprattutto sul piano culturale contro la violenza sulle donne, che non ce la potevamo cavare dicendo che era solo un tema di mostri. Facemmo un po’ di riunioni, fondammo un’associazione per combattere questa violenza ma bisogna dire che quella esperienza fallì se ancora oggi siamo qui a parlare di cosa si può fare sul tema a Bologna». Il sindaco Virginio Merola oggi andrà a visitare e ad inaugurare il centro di ascolto e aiuto per uomini che usano violenza nelle relazioni intime contro le donne o i minori. E non ci andrà solo per dovere istituzionale ma perché è convinto che la battaglia sia tutta da giocare. «Lavoreremo in collaborazione con l’Ausl — confida il sindaco — ma partiamo dal presupposto che la violenza non sia solo un problema sanitario o psichiatrico. C’è invece molto da lavorare sul piano dell’educazione culturale e la violenza maschile si potrà prevenire soprattutto agendo su questo tema». Un discorso parecchio impegnativo soprattutto per un centro di ascolto (avrà sede in via de’ Buttieri 9) che avrà una linea telefonica dedicata e che sarà aperto due giorni la settimana grazie al lavoro dell’associazione «Senza violenza». Per gli uomini che decideranno di rivolgersi al centro verranno messe in campo competenze anche di tipo psicoterapeutico e la durata dei percorsi sarà di circa un anno. «C’è una cultura maschilista e patriarcale che è prevalente in tutta la società — continua il suo ragionamento — e per una volta si può dire che la politica è più avanti del resto della società perché almeno si è posta il tema. Invece in molti contesti, anche nella Chiesa cattolica, c’è una struttura maschilista e gerarchica e noi uomini dobbiamo impegnarci e lavorare su questo». L’argomento della violenza e delle molestie degli uomini nei confronti delle donne è in cima all’agenda mediatica mondiale dopo il caso di Harvey Weinstein, il produttore accusato di molestie da oltre 40 donne, dopo il quale si sono moltiplicate in tutto il mondo denunce di presunte violenze o molestie. Su quello che sta succedendo e che le cronache dei quotidiani raccontano ogni giorno il sindaco invita però ad usare la ragione. «Di sicuro è stato aperto il vaso di Pandora», dice come a dire che era necessario che succedesse tutto questo. Però, è la sua riflessione finale, «serve anche usare equilibrio su questo argomento, soprattutto da parte dei media». @olivioromanini

Venti anni fa, ero presidente del Savena e al Fossolo c’era uno che molestava le donne, fondammo un’associazione per contrastare il fenomeno