Gender, il sito per insegnarlo a scuola
Nasce sul web la «Casa sul filo», maxi database anti violenza: i docenti potranno usarlo in classe
Un maxi «database» sugli studi gender. Da consultare, sfogliare, ascoltare, e a cui attingere — se si è docenti e pedagogisti o si lavora a vario titolo con bambini e ragazzi — per fare lavori di approfondimento e laboratori nelle scuole. Nasce (on line) il progetto contro la violenza alle donne «La casa sul filo», ambizioso per mole di documenti e materiale che contiene, realizzato dalla commissione per le pari opportunità Mosaico-Asc Insieme, ente nato per volontà di alcuni Comuni dell’area Valsamoggia e del distretto di Casalecchio di Reno per gestire le politiche di pari opportunità.
Obiettivo della «Casa sul filo»: guidare chi consulta il sito nelle tematiche dell’educazione al genere, partendo proprio dalle testimonianze, che saranno consultabili attraverso dei video, raccolte in anni di lavoro all’interno dei centri anti violenza di Bologna, Ferrara, Imola, Ravenna e Reggio Emilia. E il sito web (lacasasulfilo.ascinsieme.it), che parte da un progetto multimediale (su cd) nato nel 2001 e che negli anni si è sviluppato, arricchito ed è cambiato, parte proprio da quelle testimonianze video, associate ciascuna a una parola-chiave. Ventiquattro parole chiave dell’educazione al genere. «Per ogni parola- chiave, introdotta da un montato audiovideo — si legge nel documento di presentazione del progetto, che sarà lanciato ufficialmente il 24 novembre a Sasso Marconi — sono disponibili tre livelli di lettura: uno introduttivo, uno nella prospettiva dei gender studies e un altro relativo alla violenza maschile contro le donne».
Corredano le letture un’antologia di circa 700 citazioni di autrici e autori di studi di genere, 70 proposte per lavorare in classe, dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole superiori, bibliografie e filmografie.
Un lavoro di documentazione curato da Letizia Lambertini dell’ufficio Pari opportunità di Asc Insieme con il contributo di Alessandra Campani, Elsa Antonioni e Gabriele Pinto. Ed è la stessa Lambertini, sul nuovo sito-biblioteca, a spiegare cos’è la «Casa sul filo», le cui radici affondano nel 2001, quando il gruppo di ricerca lavorò alla prima edizione del maxi progetto sul gender: «Il titolo — spiega Lambertini — suggeriva l’equilibrio fragile della casa: per le donne che non la riconoscevano più come luogo di elezione e per le donne che ne rivelavano i pericoli. Quel titolo appariva un invito a guardare dentro le cose, a guardare la loro complessità e anche a cercare, nella complessità, la possibilità di cambiare».
Dopo 17 anni quel gruppo di lavoro si è ricostituito per creare il sito web, che arriva proprio a ridosso dell’inaugurazione del centro per uomini violenti di Bologna. «A tanti anni di distanza — continua la curatrice — questa riedizione risponde a un’esigenza via via cresciuta di informazione e di formazione sulle tematiche di genere e sulla prevenzione della violenza maschile contro le donne». E la voce narrante di questo percorso web sarà quella di chi, attraverso le proprie vicende personali e professionali, ha incontrato la violenza, ha provato a comprenderne le origini e ha anche sperimentato che uscirne è possibile. Basta non scegliere il silenzio. E questo sito è tutt’altro che silenzioso.