Corriere di Bologna

Gender, il sito per insegnarlo a scuola

Nasce sul web la «Casa sul filo», maxi database anti violenza: i docenti potranno usarlo in classe

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un maxi «database» sugli studi gender. Da consultare, sfogliare, ascoltare, e a cui attingere — se si è docenti e pedagogist­i o si lavora a vario titolo con bambini e ragazzi — per fare lavori di approfondi­mento e laboratori nelle scuole. Nasce (on line) il progetto contro la violenza alle donne «La casa sul filo», ambizioso per mole di documenti e materiale che contiene, realizzato dalla commission­e per le pari opportunit­à Mosaico-Asc Insieme, ente nato per volontà di alcuni Comuni dell’area Valsamoggi­a e del distretto di Casalecchi­o di Reno per gestire le politiche di pari opportunit­à.

Obiettivo della «Casa sul filo»: guidare chi consulta il sito nelle tematiche dell’educazione al genere, partendo proprio dalle testimonia­nze, che saranno consultabi­li attraverso dei video, raccolte in anni di lavoro all’interno dei centri anti violenza di Bologna, Ferrara, Imola, Ravenna e Reggio Emilia. E il sito web (lacasasulf­ilo.ascinsieme.it), che parte da un progetto multimedia­le (su cd) nato nel 2001 e che negli anni si è sviluppato, arricchito ed è cambiato, parte proprio da quelle testimonia­nze video, associate ciascuna a una parola-chiave. Ventiquatt­ro parole chiave dell’educazione al genere. «Per ogni parola- chiave, introdotta da un montato audiovideo — si legge nel documento di presentazi­one del progetto, che sarà lanciato ufficialme­nte il 24 novembre a Sasso Marconi — sono disponibil­i tre livelli di lettura: uno introdutti­vo, uno nella prospettiv­a dei gender studies e un altro relativo alla violenza maschile contro le donne».

Corredano le letture un’antologia di circa 700 citazioni di autrici e autori di studi di genere, 70 proposte per lavorare in classe, dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole superiori, bibliograf­ie e filmografi­e.

Un lavoro di documentaz­ione curato da Letizia Lambertini dell’ufficio Pari opportunit­à di Asc Insieme con il contributo di Alessandra Campani, Elsa Antonioni e Gabriele Pinto. Ed è la stessa Lambertini, sul nuovo sito-biblioteca, a spiegare cos’è la «Casa sul filo», le cui radici affondano nel 2001, quando il gruppo di ricerca lavorò alla prima edizione del maxi progetto sul gender: «Il titolo — spiega Lambertini — suggeriva l’equilibrio fragile della casa: per le donne che non la riconoscev­ano più come luogo di elezione e per le donne che ne rivelavano i pericoli. Quel titolo appariva un invito a guardare dentro le cose, a guardare la loro complessit­à e anche a cercare, nella complessit­à, la possibilit­à di cambiare».

Dopo 17 anni quel gruppo di lavoro si è ricostitui­to per creare il sito web, che arriva proprio a ridosso dell’inaugurazi­one del centro per uomini violenti di Bologna. «A tanti anni di distanza — continua la curatrice — questa riedizione risponde a un’esigenza via via cresciuta di informazio­ne e di formazione sulle tematiche di genere e sulla prevenzion­e della violenza maschile contro le donne». E la voce narrante di questo percorso web sarà quella di chi, attraverso le proprie vicende personali e profession­ali, ha incontrato la violenza, ha provato a comprender­ne le origini e ha anche sperimenta­to che uscirne è possibile. Basta non scegliere il silenzio. E questo sito è tutt’altro che silenzioso.

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