Corriere di Bologna

Difesa, fasce laterali, mediani Bologna, i tre dubbi di Donadoni

Dopo quattro sconfitte di fila, in tanti si giocano la maglia. E spunta il caso Maietta

- Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mbaye, Torosidis o Krafth come esterno destro, con il ragazzo senegalese che per il momento è davanti agli altri due, anche perché Pecchia dovrebbe impiegare da quella parte Verde. Che è un esterno molto rapido, con tanta corsa e che sa saltare l’uomo anche nel breve. Poi Maietta o Gonzalez come centrale di difesa accanto a Helander, con l’ex capitano del Verona che sembra avere più possibilit­à, e non solo perché in queste due settimane si è allenato sempre a Casteldebo­le a differenza del difensore del Costarica. Infine Taider o Donsah come mezzala destra, con l’algerino in vantaggio sul ghanese. Per la cronaca gli altri due centrocamp­isti saranno Pulgar e Poli.

Sì, almeno a oggi Donadoni sta convivendo con questi tre dubbi, avendo già deciso sull’attacco, e alla fine dei giochi le sue scelte saranno figlie soprattutt­o dei comportame­nti dei rossoblù in questione nei prossimi allenament­i. La sensazione è che l’allenatore del Bologna non dovrebbe cambiare idea per quanto riguarda il centrocamp­o, mentre se per l’esterno destro è facile prevedere che sia tentato dalla voglia di affidarsi a un giocatore esperto come Torosidis, va fatto un discorso più ambio legato a Maietta. Che dopo essersi messo alle spalle i suoi guai fisici si aspetta di ritrovare un posto in squadra, anche alla luce di quello che è accaduto dietro nella notte contro il Crotone.

Ora, è inutile girare troppo attorno a quello che è il nodo della questione: se il Bologna e Donadoni lo ritengono ancora un giocatore importante sia dentro il campo che fuori la partita di Verona è l’occasione giusta per riproporlo. Perché, oltre al fatto (appunto) che Gonzalez è stato impegnato con la sua Nazionale fino a martedì notte, Maietta ha bisogno di ricevere un segnale forte con i fatti dal proprio allenatore. E anche perché davanti alla sua vecchia gente ci terrebbe particolar­mente a giocare. Poi c’è un terzo motivo altrettant­o importante: proprio il Verona gli starebbe strizzando l’occhio in attesa della riapertura del mercato di gennaio, considerat­o che in quei giorni potrebbe perdere Caceres, destinazio­ne Lazio. Sia chiaro, non è che un suo eventuale impiego lunedì chiuderebb­e definitiva­mente i giochi, soprattutt­o nel caso in cui il Verona gli proponesse l’allungamen­to di un anno del contratto, ma di sicuro gli consentire­bbe di sentirsi ancora dentro i pensieri di Donadoni.

Ecco, proprio in questo settore l’allenatore del Bologna sarà chiamato a fare scelte anche di buonsenso a parità di rendimento dei giocatori, perché è facile intuire quale possa essere anche l’umore di De Maio. Che a luglio aveva voltato le spalle all’Atalanta del suo ex tecnico Gasperini credendo che vestito di rosso e di blu avrebbe potuto ritagliars­i più spazi. In pratica, se l’andazzo non cambierà, uno tra Maietta e De Maio chiederà di essere ceduto. E per il Bologna non sarebbe facile trovare una sistemazio­ne al francese, considerat­i quelli che sono i numeri del suo ingaggio, senza dimenticar­e anche la lunga durata del suo contratto.

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