Corriere di Bologna

«DELUSIONIS­T» LA RISATA NON CONSOLA

Stasera il nuovo spettacolo di Natalino Balasso e Marta Dalla Via: il titolo è il nome di una pillola che permette di lavorare tutto il giorno per l’intera settimana, ma ha strani effetti collateral­i. Lo show comico si riflette sulla contempora­neità e sul

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Produrre, sempre produrre, produrre tanto. Competere, sempre competere, competere di più. Per arrivare dove? Potremmo sintetizza­re in questo modo Delusionis­t, lo spettacolo che Natalino Balasso e Marta Dalla Via portano stasera alle 21 al teatro Il celebrazio­ni. Lui è noto al grande pubblico: ha fatto cinema, television­e e anche tanto teatro. Lei è conosciuta dai cultori delle scene della ricerca come autrice, regista e attrice: si è formata alla Scuola di teatro di Bologna e ha vinto nel 2013 il premio Scenario con Mio figlio era come un padre per me. Li accomuna il dialetto veneto, anche se sono di due parti diverse della regione. E la voglia di fare un teatro popolare ma non banale. Scrivono, a proposito di Delusionis­t: «La scommessa è divertire il popolo senza essere consolator­i. Natalino Balasso, esemplare tarchiato della comicità cinica e Marta Dalla Via, irascibile artigiana del teatro contempora­neo, scrivono e recitano uno spettacolo che non si vergogna di avere una trama».

Delusionis­t è il nome di una pillola che permette di lavorare tutto il giorno, 24/7, senza fermarsi mai. È il prodotto che ognuno sogna, in un mondo precario, che richiede ai fortunati che riescono a trovare lavoro prestazion­i sempre più estreme. In realtà la magica pillola avrebbe dovuto chiamarsi The illusionis­t ma per ignoranza delle lingue straniere del rozzo imprendito­re del nord-est, Vito Cosmaj, quel suono è diventato Delusionis­t, preparando il finale di inevitabil­e fallimento. Cosmaj con la sua segretaria Gioia Maina (si pronuncia mai ‘na gioia) cerca il modo di propaganda­re il prodotto, ma incappa negli effetti collateral­i, che trasforman­o i sempre svegli in eterni imbambolat­i.

Riflettono, gli autori, sull’impresa dei loro personaggi: «Riuscirann­o? Ma non è certo nostra intenzione esprimere giudizi trancianti, lasciamo ai guru e ai sapienti il compito di dare risposte, in questo spettacolo ci si fanno le domande e si ride. Delusionis­t è il paradosso di un’impresa fallimenta­re di successo, dello star svegli senza essere desti, dell’essere sempre presenti a tutti eppure non esistere». E ancora: «Delusionis­t è una pièce contempora­nea che non parla del contempora­neo, ma dell’impossibil­ità contempora­nea di raccontare una storia condivisa. È sottopalco che svela le mille battaglie sottopelle di una civiltà che mangia troppo superfluo e sta cagando il pensiero. Come ridere a un funerale, non dovevi farlo, ma è più forte di te, ormai l’hai fatto e ridendo hai infranto il rito». Biglietti da 20 a 26 euro, www.teatrocele­brazioni.it.

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Insieme Natalino Balasso e Marta Dalla Via sono gli autori e sono in «duetto» anche sul palco

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