I diari di Michele Bravi «Canto tutto di me»
Stasera il giovane cantautore sul palco dell’Estragon
Michele Bravi nel 2013 è un aspirante cantante che, appena maggiorenne, debutta sul palco di X Factor e lo vince. Quando, com’è prassi, in tanti lo aspettano a Sanremo, lui si dilegua nel silenzio. Ma si risente (e rivede) affidando a You Tube alcuni suoi pezzi e a Sanremo ci torna quest’anno con Il diario degli errori (quarto classificato). Ora, oltre alla recente uscita di Anime di carta – nuove pagine, che completa il precedente Nuove pagine, è partito per un tour che nelle anteprime a Firenze e Milano ha fruttato due sold out e stasera per il concerto all’Estragon del Parco Nord c’è solo qualche chance, visto che nei giorni scorsi sono stati strappati oltre 12 mila biglietti (ore 21, apertura alle 19, 051/323490. Serata organizzata da Vivo Concerti). Special guest Federica Abbate.
Michele, come ci si sente a 4 anni dal debutto?
«Spero di essere riuscito ad evolvermi. Prima mi sentivo rigido, quasi un altro. Sono ancora in paranoia costante e mai tranquillo, ma almeno ho una struttura, ho capito cosa voglio».
Eppure proprio pochi giorni fa è tornato sul palco di« X Factor» come ospite: che effetto le ha fatto?
«Ho vissuto meglio quello di Sanremo! X Factor è stato tutto troppo e d’improvviso mi sono ritrovato in una veste diversa. La ragione che mi ha tenuto lontano da quel palco è stata una gelosia buona per ciò che ho fatto. La rivendico volentieri».
Come combatte la paranoia di cui soffre?
«Due ore su di un palco già mi fanno stare bene».
Molti suoi brani, come l’ultimo, «Tanto per cominciare», sembrano autobiografici. Quanto c’è di lei in ciò che scrive?
«Tutto. Ho bisogno di vedermi in quello che dico».
Ha dichiarato di essere innamorato di un uomo: lo rifarebbe?
«Per me averlo detto ha significato accettare me stesso in una mia diversità, quindi quell’ammissione rientrava in un contesto più ampio. Come ho detto già vivo nella paranoia, ho bisogno di essere schietto».
Ha anche detto di avere bisogno di una pausa. Di già?
«Come di già? Ieri per la prima volta da febbraio sono andato in bicicletta e ho riscoperto il tempo libero. Più che altro ho bisogno di concentrarmi per nuovi progetti».
Solo musicali? Conosciamo la sua passione per il cinema...
«Sarebbe una figata scrivere per il cinema, come lo sarebbe cantare a San Siro. Convivo su molte piattaforme. Ho tanti diari che perdo e ritrovo. Sono distratto e anche mezzo nerd».