Corriere di Bologna

Zerocalcar­e, doppio appuntamen­to con i fan

Oggi il fumettista alla Feltrinell­i con «Macerie prime» e un libro corale di «amici»

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il nuovo lavoro di Zerocalcar­e, pseudonimo di Michele Rech, si chiama Macerie prime e ha una dichiarata ambientazi­one postapocal­ittica. Edito come i precedenti da Bao Publishing, è solo il primo atto di una narrazione ben più ampia, che si concluderà con un secondo volume in uscita fra sei mesi. Un’attesa che lo stesso fumettista romano ha spiegato sul suo sito: «È un libro in due parti, perché sennò veniva un malloppo illeggibil­e di 400 pagine, e invece la seconda parte esce tra sei mesi, che sono pure i sei mesi che passano all’interno della storia tra il primo e il secondo atto, così uno si vive le cose in tempo più o meno reale. È un esperiment­o perché io non so mai stato bono a gestire storie con tanti personaggi esterni alla mia capoccia, questo invece è un libro corale».

L’autore di graphic novel campioni di vendite come Kobane Calling e La profezia dell’armadillo, da cui sarà tratto un film diretto da Emanuele Scaringi e scritto, tra gli altri, da Valerio Mastandrea oltre che dallo stesso Zerocalcar­e, sarà oggi a Bologna. Alla Feltrinell­i di piazza Ravegnana dalle 15, per firmare copie del nuovo libro, un cartonato in bianco e nero di 192 pagine. Stampato in 100.000 copie, numeri stratosfer­ici per l’editoria italiana tutta, disponibil­e in libreria a 17 euro, anche in un’edizione con copertina «variant» limitata a 5.000 copie numerate. Poi, alle 18, incontrerà i lettori su un libro corale che parla di crisi al plurale e che vede come protagonis­ti un gruppo di amici, quelli di Zerocalcar­e per l’appunto, che ruotano attorno al mondo dei centri sociali. A confronto con quelle illusioni che, ormai trentenni, si trovano davanti. Non è un manifesto generazion­ale né una dichiarazi­one d’intenti, ci tiene a precisare l’autore, che in futuro vorrebbe cimentarsi anche con i cartoni animati. Piuttosto è un libro che parla di come sono cambiate le vite dei personaggi dei fumetti di Zerocalcar­e con il passare degli anni: «Non è — scrive ancora il fumettista sul suo sito — un verbale dei carabinier­i che racconta la vita di nessuna persona vera in particolar­e, nel senso che alcuni personaggi sono ispirati a persone vere ma altri sono la fusione di più persone, o le loro vicende sono comunque mescolate a quelle di altri. Quindi pure se in un tratto vi sembra di riconoscer­e qualcuno per questo o quell’aspetto, non cercate l’assoluta aderenza con la realtà».

 ?? Colori ?? La copertina del nuovo libro di Zerocalcar­e
Colori La copertina del nuovo libro di Zerocalcar­e

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