Vini e prodotti tipici La vetrina di Enologica
La manifestazione fino a lunedì a Palazzo Re Enzo
La curiosità Nel Teatro dei Cuochi alcuni chef abbinano vini a nuove versioni di piatti tradizionali
A Palazzo Re Enzo ritorna da oggi a lunedì, dalle 11 alle 20, Enologica, il salone del vino e del prodotto tipico dell’EmiliaRomagna, format frutto dell’esperienza di Enoteca Regionale.
Con 118 espositori tra produttori, consorzi e cantine e seminari e degustazioni tematiche. «Il racconto del vino — sottolinea il curatore Giorgio Melandri — vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Siamo una regione dove è il quotidiano a essere straordinario, dove un fosso può nascondere una creatura fantastica, dove un albero può nascondere un segreto, dove un vino può raccontare tante storie». I vini arriveranno da tutto il territorio regionale, con una selezione di rossi, bianchi e frizzantini che sta conquistando anche l’estero. Tanto che, osserva il segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, Claudio Pasini, «nei primi mesi del 2017 il trend delle esportazioni è aumentato del 12,5 per cento». Sul terreno della promozione, l’Enoteca ha confermato il concorso Carta Canta, un premio rivolto a ristoranti, enoteche e bar con il miglior assortimento di vini regionali. Pignoletto e Gutturnio non saranno tuttavia le uniche attrazioni del salone visto che, con il biglietto d’ingresso a 20 euro, i visitatori potranno assaggiare il «Panino d’autore» dello chef Daniele Reponi, che realizzerà panini gourmet utilizzando solo prodotti Dop e Igp emiliano-romagnoli.
La cucina regionale troverà spazio anche nel cosiddetto Teatro dei Cuochi, dove alcuni chef, attraverso creazioni in abbinamento ai vini, proporranno la propria versione proiettata verso il futuro di alcuni piatti simbolo regionali, dai cappelletti ai «pisarei e fasò», dai tortellini ai passatelli, dalla piadina alla torta fritta. Ad accogliere i visitatori, sotto il loggiato d’ingresso di Palazzo Re Enzo, ci sarà un grande pannello di metri 6 per 4 con originali «sculture di terra», rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite percorrendo la via Emilia da sud a nord, diversi tipi di terreno che corrispondono ai 7 vitigni principali della regione, da dove nascono i vini a denominazione.