Zuppi incalza i parroci «Accogliete i profughi»
Oggi la Giornata dei poveri voluta da Francesco. L’arcivescovo: «Abbiamo invitato più di 200 ospiti dell’hub di via Mattei». Don Matteo Prodi: «Potranno venire anche solo al pranzo, non per la messa»
Si celebra oggi, la Giornata dei poveri voluta da Papa Francesco. Ai dubbi e alle perplessità di alcuni parroci in merito alla proposta dell’arcivescovo Matteo Zuppi di accogliere a pranzo gli ospiti dell’hub di via Mattei, risponde lo stesso Zuppi citando il Vangelo: «Ero forestiero e mi avete accolto». L’Arcivescovo ha fatto presente che i parroci «non possono non scegliere di aiutare i migranti». Al dibattito ha preso parte anche don Matteo Prodi: «La risposta che c’è stata da parte delle parrocchie mi sembra ottima», ha detto. Assieme ai pranzi, ai quali sono stati invitati 200 ospiti dell’hub, stasera dopo la messa in San Pietro, la diocesi accoglierà 70 persone a cena in via Altabella.
alla messa». I numeri della risposta alla proposta di Zuppi (circa 20 parrocchie sulle oltre 90 della città) sono un buon segnale, per don Matteo: «Mi sembra un’ottima risposta». E poi conclude: «Dentro la Giornata dei poveri l’arcivescovo ha chiesto un segno, con la proposta dell’hub».
Mario Marchi, direttore della Caritas diocesana, fa presente che in generale «il sentire medio comune nei confronti dei rifugiati non si è aperto ma si restringe» e al contempo che «molte parrocchie già normalmente accolgono rifugiati».
Anche 47 richiedenti asilo, ospitati nelle cooperative Mondo Donna onlus e La Venenta saranno oggi accolti a pranzo in parrocchia, per la precisione nella chiesa di Santa Maria di Mascarino.
Questa sera è inoltre in programma in via Altabella la cena della diocesi, dopo la messa delle 17.30 in San Pietro, con 70 persone invitate e un menu che propone lasagne vegetariane, secondo di carne senza maiale, contorno di verdure, acqua bibite e dolce. Il tutto condito da accoglienza e convivialità. «Questa giornata deve essere da stimolo per quello che dovrebbe essere fatto durante tutto l’anno», ammonisce don Mario.
«Tutte le parrocchie devono porre attenzione nei confronti dei fratelli più piccoli — esorta anche lo stesso Zuppi — non come un dovere ma per riscoprire il prossimo. Non è un sacrificio: se il mio fratello più piccolo sta male faccio di tutto per aiutarlo. Papa Francesco ci propone questa giornata come momento di riflessione e di scelta».