«Stop a veti e divisioni, serve unità» Il «fermiamoci» di Zampa e De Maria
Appelli all’unità del centrosinistra anche tra i parlamentari del Pd, che cercano di smuovere i fuoriusciti poi confluiti in Articolo 1 - Mdp al momento fermi sulle loro posizioni. Davvero molto distanti da quelle del segretario nazionale democratico Matteo Renzi.
«Bisogna scegliere se vogliamo consegnare il Paese nelle mani del centrodestra o del Movimento 5 Stelle. Abbiamo fatto degli errori, verso i quali si può porre rimedio, ma anche molte cose buone», l’appello della deputata Sandra Zampa a Pierluigi Bersani e Vasco Errani. Proprio l’ex governatore dell’Emilia-Romagna ha frenato il tentativo di mediazione da parte di Romano Prodi, che è stato sondato giovedì all’alba dall’ex sindaco di Torino Piero Fassino, incaricato da Renzi per ricucire il centrosinistra in vista del voto. Nonostante quello che ha sostenuto Errani, sia Zampa che il collega a Montecitorio Andrea De Maria chiedono ai possibili futuri alleati di ripartire proprio dall’ex premier, mentre oggi arriva in città il leader di Campo Progressista Giuliano Pisapia per un incontro promosso dagli ulivisti della prima ora guidato dall’ex ministro Giulio Santagata per favorire la nascita di una lista guidata dall’ex sindaco di Milano e l’ex ministro degli Esteri del governo Letta, la radicale Emma Bonino.
«Prodi insegna che uniti si vince, divisi si perde», ricorda la parlamentare dem. Che avverte sia gli scissionisti che i suoi colleghi di partito: «Se falliamo, non c’è più un secondo tempo». «Mdp rifletta — interviene anche De Maria — , solo unito il centrosinistra è credibile. Sicuramente questo non è il momento di scontri, veti o polemiche. È il momento di lavorare per l’unità». Prodi, sottolinea il deputato del Pd, «da questo punto di vista è sempre stato lineare» e visto che anche il Pd ora «va in questa direzione», l’obiettivo deve essere quello di riconoscersi «nei valori che ci tengono assieme, che non sono scontati».
Ragionamenti fatti dai due davanti al sacrario dei caduti in piazza del Nettuno in occasione dell’iniziativa di Roberto Morgantini che, assieme all’Anpi, ha portato un fiore contro «gli ultimi rigurgiti fascisti che non devono passare inosservati».
Il passato che torna «È il momento delle scelte. La storia di Prodi insegna che divisi si perde, uniti si vince»