«Porno e libertà», la controcultura negli ambienti hard
«Èun film in cui racconto la storia di un gruppo di anticonformisti che negli anni 60 e 70 ha combattuto contro la censura e per la libertà sessuale attraverso la pornografia». Così l’abruzzese Carmine Amoroso, già sceneggiatore di Parenti serpenti di Monicelli, sintetizza il suo film documentario Porno & Libertà, che Kinodromo presenterà domani alle 21,15 all’Europa Cinema di via Pietralata. Sono stati necessari oltre 5 anni di lavoro per raccogliere preziosi filmati d’epoca e interviste più recenti, assemblando voci e battaglie civili di chi si è battuto, in tempi non sospetti, per la libertà sessuale e contro la censura. Dall’ex pornodiva Ilona Staller con il suo mentore Riccardo Schicchi alla regista hard Giuliana Gamba, dal pioniere del porno al cinema Lasse Braun, l’italiano Alberto Ferro, a Marco Pannella, dal disegnatore Vincenzo Sparagna a Judith Malina del Living Theatre. Il film, vietato ai minori di 14 anni, offre lo spunto per chiedersi cosa sia accaduto della controcultura pornografica esplosa negli anni 70. Per questo, prima della proiezione, alle 19 presso il Loft Kinodromo di via San Rocco 16, ci sarà un dialogo fra Maddalena Bianchi di Kinodromo, Francesco Costabile e Dario Bonazelli, rispettivamente produttore e distributore del documentario, con Helena Velena, scrittrice transgender e produttrice musicale, e con Maria Giulia Giulianelli, Giulia Moscatelli e Arianna Quagliotto, studentesse Dams e autrici del progetto di ricerca sulla pornografia Indideporn, nato a Bologna per gettare uno sguardo sul potenziale estetico del linguaggio pornografico per la costruzione di una nuova cultura sulla sessualità. Le tre ricercatrici hanno partecipato a vari festival europei di pornografia come il Berlin Porn Film Festival, osservando da vicino la produzione di prodotti pornografici. Il metodo che hanno utilizzato si è basato sull’etnosemiotica, tanto che la loro ricerca è stata condotta con il Laboratorio di Etnosemiotica e il Cube. Un confronto sull’attuale situazione italiana ancor più utile a fronte di un’ostentata emancipazione che nasconde sacche di censura. (P. D. D.)