I rifiuti e la differenziata a rilento Gazzolo: Bologna faccia la sua parte
L’assessore sprona l’amministrazione e ribadisce: l’obiettivo resta il 73% nel 2020
«È chiaro che contiamo anche su Bologna per raggiungere i nostri obiettivi. Capiamo che la gestione dei rifiuti in una grande città sia più complessa e possa aver prodotto qualche ritardo, ma vediamo che l’attenzione da parte del Comune sui temi ambientali c’è e il nostro percorso intendiamo farlo insieme al capoluogo di regione». L’assessore regionale alle politiche ambientali, Paola Gazzolo, non sposta per le Due Torri la data del calendario segnata in rosso in viale Aldo Moro: il 2020 sarà l’anno cruciale nel quale «ci aspettiamo di avere il 100% dei 333 Comuni regionali con tariffazione o tributo puntuale per quanto riguarda i rifiuti — ricordala Gazzo lo —. Uno strumento che riteniamo indispensabile per avere il 73% di raccolta differenziata, soglia che rappresenta un altro obiettivo».
E per facilitare il percorso l’intenzione è quella di dedicare il fondo incentivante istituito con l’ultima legge regionale proprio per «accompagnare» il cambio di tariffazione. Bologna, come raccontato dal Corriere di Bologna, chiuderà il 2017 con un tasso di differenziata al 47% o giù di lì (il numero è riferito ai primi otto mesi dell’anno): un punto percentuale in più rispetto allo stesso periodo del 2016, ma un periodo nel quale la sfida era arrivare al 50%. Per quanto riguarda la tariffazione puntuale (ovvero il pagamento della tassa dei rifiuti su quanto effettivamente prodotto e conferito e non più sulla metratura delle abitazioni o i componenti familiari), i primi cassonetti dotati di calotta elettronica (ma attualmente utilizzabili senza tessera) sono in sperimentazione al Savena e altri ne arriveranno nei prossimi mesi.
Il presidente di Legambiente Bologna, Claudio Dellucca, invita l’ amministrazione ad «accelerare l’iter per arrivare alla tariffazione puntuale in città, perché aiuterebbe ad alzare il livello di differenziata. Un iter che nonostante sviluppi positivi negli ultimi anni è contradditorio». Anche Ascom, per voce del direttore Giancarlo Tonelli sprona Palazzo d’Accursio: «Le intenzioni e i programmi sono buoni, ma l’ organizzazione ha lasciato a desiderare per alcuni aspetti. In centro storico le la- mentele di nostri associati per i ritardi con i quali viene effettuata la raccolta porta a porta o per la realizzazione delle isole interrate non sono mancate e continuano a esserci».
Attualmente la tariffa puntuale è applicata in 48 Comuni emiliano-romagnoli (in provincia di Bologna c’è Budrio e tra i più grandi l’esempio è Parma) e ieri la Gazzo lo ha presentato il protocollo d’in- tesa siglato con Anci e Atersir che di fatto dà l’avvio alla procedura che si dovrà concludere entro il 2020. «Nei prossimi 15 giorni il testo sarà presentato a tutti i portatori d’interesse, dai Comuni ai gestori, alle associazioni ambientaliste — spiega l’assessore —. Successivamente partirà una consultazione che nei primi mesi del 2018 dovrà portare a un’approvazione generale. Si tratterà infatti di un documento che le singole amministrazioni in accordo con i gestori del servizio decideranno come attuare».
Tornando a Bologna, la Gazzo lo è comunque« soddisfatta, anche perla recente delibera dedicata alle porte dei negozi per evitare sprechi energetici ».« Non è semplice arrivare agli obiettivi fissati ma riteniamo che con la collaborazione dei cittadini sia possibile farcela, serve un gioco di squadra per migliorare il nostro ambiente e per questo saranno investite anche maggiori risorse nelle campagne di sensibilizzazione ». La Regione entro novembre premierà gli 82 comuni più virtuosi in tema di rifiuti con un finanziamento da 4,2 milioni di euro totale, che si tradurranno in sconti per le bollette di cittadini e imprese: i «vincitori» sono stati quelli dove nel 2016 la produzione di rifiuti indifferenziati è scesa sotto il 70% della media regionale calcolata per abitante. Alla provincia di Bologna è andato poco più di un milione di euro diviso tra 23 comuni e cifre dai 106.000 euro di Casalecchio agli 11.000 di Baricella (tra gli stanziamenti maggiori 100.000 euro a San Giovanni in Persiceto, 95.000 a Budrio e 76.000 Valsamoggia).
Gli altri fronti Legambiente chiede di accelerare sulla tariffa puntuale. Ascom: poco organizzati in centro